Esplosione del ricorso agli ammortizzatori sociali, riduzione ignificativa dei valori di produzione, accesso al credito sempre più ifficoltoso: sono questi i principali effetti della crisi economica e inanziaria che ha investito Sassuolo. Nell’affrontare questa congiuntura egativa occorre sia mettere in campo misure anticrisi fondamentali per la mmediata salvaguardia del sistema produttivo, coordinando quanto più ossibile gli interventi a livello locale, regionale e nazionale, sia ensare ad un nuovo modello di sviluppo futuro, attraverso strumenti che supportino la ripresa economica.
La società locale del distretto ceramico sassolese non puo’ lottare da sola senza il supporto della politica per avere un futuro. La crisi, evidente da diversi anni, si è aggravata con il crollo della domanda mondiale, ma anche dalle mancate scelte e/o sbagliate scelte della classe politica.
Per affrontare lo sviluppo futuro il distretto ceramico ha bisogno di scelte di grande livello, sia da parte degli imprenditori, sia dalla parte della classe politica: nell’organizzazione del lavoro, nelle risorse a destinare alla migliore fattura del prodotto ceramico, in una politica non di soli risparmi per incrementare la bassa redditività, ma anche di mezzi e leggi indispensabili per un distretto che intende restare leader in termini di qualita’ e di prestigio.
E’ necessario l’individuazione di nuove basi per l’economia, confrontando la dimensione economica e sociale con quella biologica ed ecologica senza ridurre la dimensione ecologica a quell’economica, previo il chiarimento che Sviluppo Sostenibile consiste in una strategia di tipo economico, sociale e ambientale che fa dell’integrazione delle singole politiche l’asse fondamentale.
Insomma anche nei momenti dove tutto sembra nero, noi vi diciamo: ” non arrendetevi, una luce da qualche parte splende e basta solo cercarla”.
(Ivano Piccinini “Conto Anch’io a Sassuolo”)