Prende il via la sperimentazione del fascicolo sanitario elettronico in Emilia Romagna con il coinvolgimento di 500 cittadini di quattro Aziende sanitarie locali (Bologna, Imola, Rimini e Modena) i quali, entro l’anno, potranno consultare ed aggiornare on line la loro storia clinica.Il fascicolo sanitario elettronico (Fse) – presentato questa mattina in occasione dei 20 anni dalla nascita del Cup 2000 di Bologna, azienda per la prenotazione degli esami e il pagamento dei ticket – sarà attivo per tutti residenti dell’Emilia Romagna entro la fine del 2010 e porterà questa regione ad essere tra le prime in Italia ed in Europa ad essere dotata di un sistema di questo tipo. Per l’occasione è stato consegnato a Romano Prodi il primo fascicolo sanitario elettronico che potrà essere attivato mediante una smart card o una password personalizzata. Nel suo intervento, l’ex presidente del consiglio ha sottolineato l’eccellenza del sistema sanitario nazionale e in particolare della rete sanitaria bolognese, come modello “virtuosamente infettivo” al quale di stanno ispirando altre citta’ italiane ed europee.
“Essere orgoglioso di una realizzazione di questo tipo – ha detto il Professore riferendosi al fascicolo sanitario elettronico – mi sembra un fatto assolutamente indispensabile”.
L’accesso ai propri dati, avviene attraverso un’apposita “mypage” su internet, è strettamente personale e ulteriori accessi devono essere autorizzati dall’intestatario. Il fascicolo elettronico è diviso in tre parti: nella prima sono raccolti esami, visite, ricoveri ospedalieri nelle strutture sanitarie dell’Emilia Romagna (informazioni gia’ contenute nel progetto Sole, sanita’ online), un’altra parte raccoglie la sintesi dei dati sanitari del cittadino aggiornata progressivamente dal medico di famiglia, infine, nell’ultima sezione il titolare del documento sanitario puo’ caricare, personalmente, altri esami o dati clinici che lo riguardano.
L’intero progetto, che racchiude anche la rete Sole – è costato 4 milioni di euro.