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Policlinico Modena: dubbi Cisl su incarico esterno per responsabile global service


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Non piace alla Cisl di Modena l’incarico di responsabile del global service che l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Modena si appresta ad affidare entro il 7 gennaio prossimo. «Contraddice la filosofia stessa del global service e aumenta i costi in una fase di calo delle risorse pubbliche – afferma Domenico Pacchioni, responsabile delle politiche sanitarie per la segreteria provinciale della Cisl modenese – Il Policlinico farebbe meglio a rinunciare alla selezione esterna e assegnare il compito a uno dei suoi dirigenti interni».

L’incarico finito nel mirino della Cisl è quello per il quale l’Azienda Ospedaliera Policlinico ha pubblicato il 14 dicembre un avviso di selezione per “responsabile dei servizi alberghieri e di supporto”. Compenso previsto: 62 mila euro annui + 20 per cento come premio obiettivo (in totale 74.400 euro l’anno); il contratto ha durata triennale ed è rinnovabile. «In pratica – spiega Pacchioni – questa persona dovrebbe monitorare i servizi e le attività previste dal global service, controllando che siano erogate dal fornitore secondo gli standard qualitativi e quantitativi previsti dall’appalto. Ma perché il Policlinico di Modena vuole assegnare all’esterno un compito – controllare i fornitori – che è sempre stato eseguito da personale interno?».

A questo punto occorre compiere un passo indietro e ricordare che l’Azienda Ospedaliera cittadina ha appena affidato con la modalità del “global service” forniture già da tempo appaltate all’esterno. Si tratta dei cosiddetti servizi alberghieri e di supporto (ristorazione, pulizie, “barellaggio”, facchinaggio, lavanderia ecc). L’appalto, che prevede anche la realizzazione di due edifici funzionali, è stato aggiudicato il 23 novembre; parte dal 1 gennaio 2010, dura nove anni e vale 122 milioni di euro.

«Lo scopo del global service è unificare e armonizzare la gestione di questi servizi complessi e rapportarsi con un solo soggetto – spiega l’esponente Cisl – In linea generale la filosofia è condivisibile, specie se con il global service aumenta la qualità dei servizi, la soddisfazione dei pazienti, l’organizzazione dei reparti e si produce un contenimento dei costi. Secondo il Policlinico questo appalto consentirà di ottenere un risparmio del 4 per cento sui costi sostenuti finora per acquistare gli stessi servizi a “pezzi”. Però la direzione generale dell’Azienda Ospedaliera non è stata molto trasparente con i sindacati. L’intera operazione, decisa un anno fa, ci è stata illustrata solo il 17 dicembre, quindi a gara ampiamente esperita e aggiudicata. Ma soprattutto, – continua Pacchioni – di fronte a una mia precisa domanda non ci è stato comunicato chi e come assumerà il coordinamento del global service. Ora scopriamo che appena tre giorni prima della riunione con Cgil-Cisl-Uil, e precisamente il 14 dicembre, il Policlinico aveva pubblicato l’avviso di selezione. Perché ci è stata nascosta questa informazione? Forse il direttore generale immaginava che avremmo sollevato obiezioni di principio. Indipendentemente dalla persona destinata a quell’incarico, infatti, ci sembra assurdo spendere 223 mila euro in tre anni quando l’ospedale potrebbe benissimo riorganizzarsi con risorse interne. Come si giustifica questa operazione – conclude il componente della segreteria provinciale Cisl – con la logica del risparmio che ispira il ricorso al global service?»