Home Attualita' A Sassuolo sparisce Repubblica e arriva Libero in biblioteca e la notizia...

A Sassuolo sparisce Repubblica e arriva Libero in biblioteca e la notizia va “in nazionale”


# ora in onda #
...............




Foto del quotidiano Libero

La scelta del Comune di Sassuolo di togliere Repubblica dai quotidiani a disposizione del pubblico nella biblioteca comunale ha suscitato l’interesse della stampa nazionale. Nell’edizione di oggi Libero dedica alla vicenda un titolo di taglio basso in prima pagina ed un lungo articolo a pagina 14; c’è poi un esteso articolo anche su Repubblica, pagina di Bologna, firmato da Jenner Meletti.

L’articolo di Repubblica inizia nella prima pagina e si conclude in quarta, parte dal racconto della visita in biblioteca per avere conferma dell’assenza del quotidiano riassumendo così le ragioni addotte dal sindaco Luca Caselli: “Insomma, Repubblica diventa fantasma per due motivi:

  1. per risparmiare soldi,
  2. per i ‘contenuti che veicola’ che evidentemente non piacciono al primo cittadino”.

Segue il resoconto dell’incontro con Caselli, che conferma il taglio per questioni di risparmio e aggiunge “che questo sia un giornale che a me e alla giunta comunale non è simpatico, è un dato di fatto. Ma non è che togliamo i giornali dalla biblioteca perché non ci sono simpatici. Se ce lo rimandate gratis, lo faccio rimettere”.

Segue poi l’incontro con l’assessore alla cultura Luca Cuoghi da cui si apprende che la giunta ha aggiunto alla dotazione della biblioteca Libero e il Giornale. “Dove arrivano lega Nord e Pdl, anche la matematica è un’opinione – scrive Meletti – A Sassuolo, per risparmiare, si taglia una abbonamento e se ne aggiungono due”.

Susanna Bonettini e Antonio Caselli sottolineano il clima che c’è in città indicando nella Lega la vera guida della città, si ricorda poi lo sgombero del Fassbinder e l’interrogatorio subito da un ragazzo che ha contestato la vicenda su Facebook. Un clima che Meletti commenta così: “Sassuolo importante: può far capire cosa potrà succedere dopo le prossime elezioni”. Il pezzo si chiude così: “Per evitare pericolo, meglio comunque cancellare Repubblica. Purtroppo ci sono ancora le edicole”.

Su Libero è Giordano Tedoldi a firmare l’articolo “Guerra in Comune per Libero in biblioteca” in cui, dopo aver ricordato la storia, punta il dito contro la strategia adottata dal quotidiano del Gruppo l’Espresso verso il sindaco: “se la deve vedere con la guerra che gli ha dichiarato il partito Repubblica, ben più radicato in Emilia Romagna dello stesso Pd del piacentino Bersani…ieri guarda caso il sindaco ha ricevuto la visita dell’inviato locale di Repubblica che lo ha torchiato ben bene su questioni economiche e sull’andamento della sua amministrazione.

Il messaggio è chiaro: non gli daranno pace finché non tornerà a sottoscrivere un abbonamento al quotidiano dei cittadini liberi e democratici diretto dall’unico giornalista indipendente d’Italia, Ezio Mauro”. Tedoldi ricorda poi che quando era all’opposizione Caselli aveva chiesto un riequilibrio dell’offerta nelle testate ritenendola sbilanciata a sinistra, erano presenti Stampa, Corriere della Sera e Repubblica, sottilinenando che all’epoca “nessuno si era particolarmente scandalizzato, e certo nessun giornalista delle testate escluse si era presentato dall’ex sindaco del Pd Graziano Pattuzzi per intraprendere una ritorsione sotto forma di intervista di fuoco”.