“Ma guarda un po’ cosa veniamo a scoprire. Il Comune di Castelfranco Emilia, governato dalla sinistra, dal primo gennaio di quest’anno ha eliminato il quotidiano Il Giornale dalla biblioteca comunale. Caspita, hanno razionalizzato le spese! Così si fa. Ma quale pluralismo informativo, quale inutile spesa. In realtà siamo di fronte ad una sinistra che da queste parti “parla con lingua biforcuta””.
“Già, perché nei giorni scorsi tutto il PD è stato prontissimo a scagliarsi insieme all’intera “nomenklatura” contro il sindaco di Sassuolo, reo di aver tolto il quotidiano La Repubblica dalla biblioteca comunale sassolese. Apriti cielo, un atto di lesa maestà. Evidentemente, e tanto per non perdere le “buone” abitudini, si erano clamorosamente dimenticati di guardare cosa stava già capitando in casa propria”.
E’ duro e ironico l’attacco del Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi che, venuto a conoscenza su segnalazione del capogruppo PDL in Consiglio Comunale Giovanni Gidari della decisione presa dalla giunta di Castelfranco, ha subito voluto puntare i fari “sul solito doppiopesismo dei compagni. Sì, perché fa sorridere vedere lor signori pronti a manifestare in piazza contro una presunta mancanza di libertà di informazione nel nostro Paese; prontissimi a scagliarsi contro il sindaco di Sassuolo Luca Caselli, stracciandosi le vesti e attaccandolo al muro per una decisione presa e peraltro apertamente comunicata. E qui – ha rincarato Aimi – emerge un’altra grande differenza: da una parte Caselli ha dimostrato, ancora una volta, di conoscere alla perfezione il significato della parola trasparenza; i compagnucci dell’intellighenzia made in Castelfranco, no. Difatti – ha aggiunto il coordinatore vicario del PDL provinciale – hanno pensato bene di eliminare il quotidiano Il Giornale, infischiandosene del tanto sbandierato diritto ad una libera informazione che evidentemente difendono solo a parole. In realtà, hanno sempre e solo bisogno di un alibi per venirne fuori. E, poichè non esiste il delitto perfetto, colti ancora una volta con le dita nella marmellata, siamo curiosi di leggere cosa racconteranno in questa occasione. Intanto ci fanno sapere che hanno tagliato il superfluo, cosi’ anche la Gazzetta dello Sport la si legge poi al bar. Complimenti, dunque, ai “cuor di leone” di Castelfranco Emilia, pronti a sostenere nei giorni scorsi gli “agnellini” sassolesi, finiti sotto la scure “di quel becero di Caselli”. Purtroppo però per loro, anche questa volta il solito giochino finalizzato alla totale mistificazione della realtà, non ha funzionato. Anzi, hanno dimostrato ancora una volta ciò che ormai è chiaro a tutti: il PD nel nostro territorio è democratico come l’alfabeto morse. Ad intermittenza. Vorrei poi sapere – ha detto ancora Aimi – cosa dirà oggi il condottiero regionale del Partitone Stefano Bonaccini, considerato che la scorsa settimana si era dimostrato prontissimo a scomunicare Caselli, il quale, dopo essere finito nel tritacarne, da Signore qual è, ha subito dato un’ennesima lezione di stile acquistando di tasca propria l’abbonamento annuale del quotidiano La Repubblica per la biblioteca. Due stili, due pesi, due misure. C’e’ poco da fare – ha concluso Aimi – anche in politica la classe non e’ acqua”.