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Sassuolo: in sala Biasin il Rabbino-capo della Comunità Ebraica di Modena e Reggio


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Proseguono, dopo la bella e affollata serata dedicata alle vicende dei ragazzi di Villa Emma a Nonantola, lo scorso venerdì, le iniziative programmate e coordinate dall’Amministrazione comunale per la “Giornata della Memoria” 2010.

Di notevole rilievo quest’anno è infatti la proposta che arriva dal Istituto superiore “Formiggini”, in particolar modo dal Liceo intitolato proprio ad “Angelo Fortunato Formiggini” – l’editore e uomo di cultura modenese che si tolse la vita proprio in segno di estrema protesta contro le leggi razziali – con una proposta di approfondimento storico e didattico della vita e delle opere dell’intellettuale di origine ebraica.

Al riguardo, raccogliendo un invito rivoltogli dal Sindaco Luca Caselli, in occasione del suo insediamento, avvenuto lo scorso novembre, il Rabbino-Capo della Comunità israelitica di Modena e Reggio E. il Rav. Dott. Beniamino Goldstein, sarà presente ad una delle iniziative in programma – quella prevista martedì 26 , alle ore 18.00, in Sala Biasin, via Rocca dove è in programma la presentazione del libro “Parole in Libertà”, dedicato alla figura dell’editore Modenese, ad ingresso libero. E’ la prima volta che il responsabile religioso della Comunità Ebraica partecipa ad una iniziativa sassolese.

Programma: “In memoria di Angelo F. Formiggini” – Saluto di Beniamino Goldstein, Rabbino-Capo della comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia. Introduzione prof.ssa Silvia Pompucci: “Fascismo e leggi razziali” – presentazione del libro “Parole in Libertà”di A. F. Formiggini, a cura di M. Bai- intervento prof. G. Anderlini: “La Figura di Formiggini nell’ebraismo”.

L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

Il 27 Gennaio del 1945 i primi soldati dell’Armata sovietica entrarono nel campo di concentramento e sterminio Nazista di Auschwitz, in Polonia, aprendo e abbattendo i cancelli ai quali,come bianchi fantasmi sopravvissuti o morenti, erano aggrappati i prigionieri scampati ad un orrore con cui da lì a poco si sarebbe misurata l’incredulità del mondo intero.. La “Giornata della Memoria” celebra anche quest’anno, la Sessantacinquesima ricorrenza di quell’avvenimento per non dimenticare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali promulgate in Italia, gli italiani che subirono la deportazione, la prigionia, la morte, nonché tutti coloro che si opposero, rischiando la propria vita, al progetto aberrante dello sterminio e che salvarono i perseguitati…