Nell’ambito delle nuove regole approvate dalla Regione per la gestione della crisi, ieri l’assessore alle attività produttive Duccio Campagnoli, il presidente delle Ceramiche Ricchetti Alfonso Panzani e le organizzazioni sindacali hanno firmato l’accordo per la ristrutturazione e la riorganizzazione del gruppo.
L’accordo ha messo a punto un primo piano di reazione al calo di mercato che nel 2009 ha colpito il settore ceramico, presente nella nostra regione con punti di eccellenza internazionale concentrati nel cosiddetto distretto delle piastrelle che va da Parma fino alla Romagna con una forte concentrazione nel modenese e nel reggiano.
L’intesa registra, infatti, un impegno di rilancio e riorganizzazione del gruppo che prevede forti investimenti nel prossimo triennio, superiori ai 20 milioni di euro; consentirà una riorganizzazione degli stabilimenti di Maranello, Sassuolo, Fiorano Modenense, Mordano (Bo) e utilizza il ricorso alla cassa integrazione straordinaria con una rotazione che riguarda quasi tutti i lavoratori e, quindi, con un modello simile ai contratti di solidarietà già attuati alla Panaria.
L’intervento avrà la durata di 2 anni e consentirà la messa in mobilità per circa 145 lavoratori tra quelli vicini alla pensione e quelli che vorranno uscire su base assolutamente volontaria. La riorganizzazione dei cicli produttivi, supportata da importanti investimenti, produrrà il riequilibrio necessario a ridare la competitività necessaria a mantenere prima e allargare poi le quote di mercato in un mondo in rapida trasformazione e caratterizzato da una congiuntura negativa.
“Questo accordo segue quelli degli altri grandi gruppi del settore già sottoscritti in regione”, ha dichiarato Campagnoli. “Vorremmo fosse l’ultimo dei numerosi interventi della Regione a difesa dell’occupazione, anche se la situazione economica ci dice che anche per il 2010 sarà necessario intervenire nelle imprese, dove comunque alcuni lavoratori andranno in cassa integrazione straordinaria e vedranno diminuito il loro potere d’acquisto. Pur nella crisi si è riaffermato un’altra volta ancora lo spirito del patto regionale per il lavoro e l’occupazione e il principio di responsabilità sociale dell’impresa. Non vi sono licenziamenti, si opererà con la rotazione dei lavoratori per mitigare l’impatto della ristrutturazione e si vedrà un’impresa seriamente impegnata nel rilancio attraverso gli investimenti e l’innovazione”.