“O la va, o la spacca”. Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi, intervenuto nuovamente sul tema della Cispadana. “Per questo motivo – ha detto Aimi – ho organizzato la raccolta firme per la petizione al Parlamento Europeo e mi sto adoperando per far nuovamente incontrare il Ministro Altero Matteoli con i Comitati”.
“Questi sono gli ultimi mesi per poter ridefinire il tracciato. Finite le elezioni, il centro-sinistra darà il via alle danze ed inizierà i lavori per realizzare un’autostrada, pensata oltre 47 anni fa quando c’erano ancora i film in bianco e nero, su un percorso di superstrada. Oggi, è evidente anche per un neonato nella culla, il territorio è profondamente mutato. I 600 impattati, ovvero i paesi tagliati a metà e le zone residenziali a qualche centinaio di metri dall’autostrada, saranno le vittime sacrificali della grave miopia politica di questa sinistra. Prima di iniziare i lavori – ha rincarato Aimi – il PD si è armato di cipria, mascara e belletto e ha messo in piedi una manovra di raffinata cosmesi politica per far credere che il tracciato proposto dagli illustri pensatori del Partitone sia l’unica “strada” perseguibile. Infatti, sembrano proprio creati con una tempistica ad arte i documenti presentati, sia a Mirandola che in Provincia e Regione, per valorizzare le valli, ovvero per evitare che quelle zone siano reputate utilizzabili per ospitare un tracciato alternativo. Non solo. Questa volta i “nipotini” del PCI sono riusciti ad andare oltre, dando il “meglio” in fatto di creatività: la commissione speciale sulla Cispadana istituita dal comune di San Possidonio (uno tra i più devastati dalla futura autostrada), se non vi sarà la possibilità di fare proposte concrete, rischia di essere il più brillante degli specchietti per allodole. Considerato poi che non abbiamo l’anello al naso, bene ha fatto il capogruppo PDL in Consiglio Comunale Antonio Platis a declinare ogni invito per la conferenza dei servizi. È infatti semplicemente vergognoso che il PD voglia coinvolgerci nella scelta qualitativa e quantitativa degli arbusti da piantare accanto all’autostrada, senza darci la possibilità di discutere di progetti alternativi. Questa Cispadana, zigzagante quanto un tracciato da slalom speciale tra i centri della bassa, è l’opera più assurda che potevano mettere in piedi in compagni. La soluzione – ha concluso Aimi – è anche nelle matite dei cittadini che si recheranno a votare alle Regionali”.