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Democenter: nasce a Modena il club delle neo imprese hi-tech


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C’è l’ex responsabile dello sviluppo del motore delle Ferrari da Formula 1 che si è messo in proprio per realizzare motori per aerei ultraleggeri, ma anche chi produce impianti dentali in titanio. Chi trova nuovi farmaci contro i tumori della pelle, chi propone un rilevatore di gas programmabile via wireless e chi sforna apparecchi per esperimenti in assenza di gravità sulle stazioni orbitali.

In tutto sono tredici le aziende/aspiranti imprenditori modenesi che, pochi giorni fa, hanno dato vita al Club delle neoimprese hi-tech insieme a Democenter-Sipe. “Con il Club – spiega il direttore del centro Enzo Madrigali – vogliamo sostenere il decollo di queste realtà, nate spesso dall’attività di ricerca del nostro ateneo, fondamentali per portare avanti l’innovazione di tutto il tessuto produttivo. Dal rapporto con loro l’insieme delle aziende del territorio può trarre, infatti, stimoli e opportunità per crescere in tecnologia e competitività”.

“Come socio di Tydockpharma – spiega Alberto Venturelli, presidente del Club – so che non è sufficiente avere una buona idea né un alto livello di know-how per riuscire ad affermarsi, dopo che ci si è affacciati sul mercato. Occorre sviluppare i contatti giusti e le alleanze necessarie. Per questo può essere decisivo fare parte di un circuito, che oltre a fornire supporto logistico permetta di avere una maggiore visibilità. Questo è quello che vogliamo permettere a tutti di ottenere attraverso il Club”.

Democenter assicurerà così alle imprese una serie di servizi per sostenerne la crescita. Si va dalla formazione super specialistica alle occasioni di incontro e scambio di buone pratiche, dall’ingresso in network dedicati alla partecipazione a fiere – attività quest’ultima già avviata con l’esperienza positiva realizzata quest’anno a Smau, all’interno dei “Percorsi d’innovazione” – passando per la ricerca di occasioni di incontro con altre imprese, potenziali partner e finanziatori, come avverrà il 16-17 dicembre con l’iniziativa Innova Day, in programma presso il Campus di Ingegneria (www.innovaday.it).

Le tredici imprese che hanno già aderito al Club di Democenter sono attive nei settori più disparati. Cavey Avioengine, nata dall’ex responsabile dei motori Ferrari, promette di ridurre del 30% i costi operativi per gli aviomobili leggeri e del 20% l’inquinamento. Highftech Engineering lavora nel settore aerospaziale, realizzando apparecchiature per esperimenti in microgravità. Tornando con i piedi per terra troviamo JDentalCare che realizza protesi dentali in titanio, promettendo di incrementare del 15% la superficie di contatto tra osso e impianto, che diviene così più stabile.

Si muovono sempre in ambito medico e farmaceutico sia Pincell, che ricerca nuovi farmaci e anticorpi per malattie dermatologiche, sia Tydock Pharma, che sviluppa molecole bioattive in grado di rendere più efficaci i farmaci utilizzati già oggi nella cura di tubercolosi o di ulcere provocate da batteri come l’Helicobacter Pilory. Si occupa invece di costruire sensori innovativi per rilevare il gas radon RSens, che ai potenziali acquirenti assicura bassi consumi e possibilità di controllo wireless. Un buon biglietto da visita, per iniziare.

Vision-E realizza sistemi per il controllo visivo, mentre c’è poi una pattuglia nutrita di imprese che si occupano di servizi, consulenza, marketing e formazione, packaging, come S&I, Pack24, Prodotti&Soluzioni, Massimiliano Ferrari o Mopso Consulting. Tutto in chiave rigorosamente innovativa. Ma il Club non è l’unica azione che Democenter ha in programma sul versante delle nuove imprese innovative. “Stiamo lavorando – spiega Madrigali – per realizzare a breve una Borsa delle idee, ovvero un percorso di assistenza per coloro che vogliono concretizzare un progetto d’impresa e che devono ancora verificarne la fattibilità, e un incubatore virtuale, in grado di fornire servizi reali mirati alle start up innovative, prevalentemente via web, per rendere più agevole il cammino nei primi mesi di vita”.