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Confesercenti e Confcommercio Mirandola: “Circoli privati come pubblici esercizi: opportuno incrementare i controlli”


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“Circoli privati o pubblici esercizi?”. È una domanda che Confesercenti e Confecomercio, si pongono da diverso tempo. Non sono infatti poche le perplessità emerse in seno alle associazioni di categoria dell’Area Nord in merito alla cosiddetta ‘Evoluzione economica’ intrapresa negli ultimi anni, da alcune libere associazioni o circoli privati in relazione all’ ambito specifico dei Pubblici Esercizi.

“Considerato il Quadro Legislativo vigente non particolarmente chiaro in materia – fanno sapere le due associazioni – e soprattutto in considerazione di una politica dei controlli a dir poco insufficiente, si e’ andata via via sviluppando una vasta area di abusivismo che colpisce e penalizza in particolare il settore della ristorazione e principalmente le aziende che rappresentiamo”.

“Nel ricordare quindi che i Circoli associativi, godendo di un trattamento normativo e fiscale agevolato, dovrebbero avere secondo Statuto una vocazione prima di tutto assistenziale e sociale a favore dei propri soci, teniamo a precisare che ad oggi in diversi casi, questa vocazione appare con tonalità, francamente parecchio sfumate”.

 “Ragioni che ci fanno ritenere opportuno, l’incentivo ad una sera politica di monitoraggio e controllo da parte degli Organi preposti, nei confronti di tutti quei circoli che svolgono attività di somministrazione di alimenti e bevande, verificandone gli scopi sociali, l’abilitazione per la somministrazione, il rispetto delle Normative Urbanistiche, Edilizie e sulla Sicurezza, oltre che naturalmente l’idoneità sanitaria”.