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“Effetto Domino 3”, un’iniziativa promossa dall’Università degli studi di Modena e Reggio e dall’Unicef


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Il progetto “Effetto Domino 3”, nato da un’idea di alcuni studenti della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dall’Unicef di Modena, giunge alla sua terza edizione. L’iniziativa, dall’originario coinvolgimento dei soli universitari iscritti a medicina e chirurgia, ha avuto nel corso degli anni un effetto a cascata, giungendo a “contagiare” prima i ragazzi del quinto anno (III dopo il ginnasio) del Liceo Classico San Carlo di Modena, poi anche quelli del quarto anno (II dopo il ginnasio).

Il progetto, coordinato dalla prof. Fiorella Balli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dalla Presidente del Comitato Provinciale di Modena Adonella Ferraresi, prevede quattro incontri formativi, rivolti agli studenti delle classi II del Liceo Classico San Carlo di Modena, sul tema dei diritti umani attraverso i quali si cercherà di sensibilizzare gli studenti alla realtà sociale della politica dello sviluppo e di fornire strumenti che aiutino a fare scelte consapevoli e rispettose, proprie di cittadini responsabili capaci di confrontarsi anche coi problemi che colpisco le popolazioni meno fortunate, lontane dal contesto europeo ed occidentale. Fra gli orizzonti tematici centrali per l’educazione allo sviluppo, viene privilegiata la dimensione interculturale, perché solo nel rispetto dell’alterità si potranno armonizzare le esigenze delle nuove società.

Il primo dei quattro incontri, tenutosi a dicembre 2009, ha visto alcuni giovani medici presentare le attività che il Comitato Italiano per l’Unicef realizza nei Paesi in via di sviluppo agli studenti del San Carlo ai quali è stato chiesto di impegnarsi ad aderire, tra i vari programmi, a quello fortemente sostenuto dall’Associazione “Nascere e crescere felici: Guinea Bissau, Senegal, Rep. Democratica del Congo, Benin, Togo, Ghana”.

Un secondo incontro, che si terrà sabato 13 febbraio alle ore 11.00 presso l’Aula T03 del Centro Servizi Didattici della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Largo del Pozzo, 71) a Modena, prevede l’esposizione delle riflessioni maturate dai ragazzi del San Carlo a proposito del progetto e, insieme ai colleghi universitari di Medicina, un momento di contatto con un esperto Unicef, che si occupa del progetto internazionale adottato dai ragazzi, con un giovane medico, volontario in Africa, della Scuola di Specializzazione in Pediatria della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateno modenese reggiano. In questo modo verrà offerta ai ragazzi la possibilità di ampliare le proprie conoscenze e di cogliere le tante differenze che distinguono la situazione economica, sociale, sanitaria e culturale dei Paesi occidentali e dei Paesi in via di sviluppo.

“In un momento in cui l’Unicef Italia raccomanda di rivolgersi ai giovani universitari per coinvolgerli in azione di advocacy, – afferma la prof.ssa Fiorella Balli – siamo orgogliosi di avere intrapreso questa strada tre anni or sono, in forza di un accordo tra Unicef Italia e il nostro Ateneo. La cosa altamente positiva è che ad ogni anno quanto seminato fruttifica e attira sempre più giovani nella presa di coscienza dei problemi dei bambini di altre parti del mondo, in particolare quest’anno che ricorre il 20° della Convenzione sui Diritti dei bambini e delle bambine” .

Il terzo appuntamento, che si terrà nel mese di marzo, coinvolgerà gli alunni, con la supervisione del docente responsabile, ed i giovani medici nell’animazione dello spazio ludoteca della Pediatria del Policlinico di Modena, nell’elaborazione di un articolo da inserire nello spazio del sito internet dell’Unicef, la preparazione di volantini ed una raccolta fondi per l’attività di sensibilizzazione presso il Comitato Unicef di Modena.

A fine aprile, il quarto ed ultimo incontro, vedrà i giovani medici insieme agli alunni del Liceo Classico San Carlo dare vita ad un’attività di sensibilizzazione nei confronti di tutti i ragazzi della scuola sulle attività svolte durante il progetto. In tale occasione si procederà ad una valutazione finale con relativa discussione dei risultati ottenuti.