Home Politica Casadei (PD), la via maestra dell’Emilia-Romagna: energie nuove e pulite

Casadei (PD), la via maestra dell’Emilia-Romagna: energie nuove e pulite


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Dei sì e dei no molto chiari. Lo avevamo detto nel corso della campagna congressuale del PD, lo ribadiamo ancora più convinti ora che si tratta di fare scelte importanti per il futuro del nostro territorio. È per questo che accolgo con estremo piacere il no al nucleare e il sì alle energie pulite ribadito ieri da Vasco Errani, nel corso di un incontro pubblico con la popolazione di Caorso, nel piacentino, dove a breve potrebbe essere riaperta una centrale nucleare.

Parole riprese con convinzione anche dal segretario regionale Stefano Bonaccini, assieme all’onorevole Alessandro Bratti, capo dipartimento Ambiente del PD emiliano-romagnolo, e al candidato alla presidenza della regione Lombardia, Filippo Penati, accompagnato nella visita dal segretario dei democratici lombardi, Maurizio Martina.

Errani ha posto l’accento sulla mancanza di un piano energetico a livello nazionale, con la conseguente mancanza di programmazione e scarsa attenzione verso il futuro da parte del Governo Berlusconi, denunciando al contempo la metodologia con cui è stato reintrodotto lo sviluppo nucleare e rivendicando per l’Emilia-Romagna il ruolo di guida verso la produzione di energie rinnovabili, a partire da quella attraverso pannelli solari, entro il 2013. Ruolo che la farebbe diventare la prima regione italiana in questa speciale graduatoria, nel solco delle regioni europee più avanzate.

Non posso che trovarmi concorde con questa prospettiva: le fonti energetiche alternative – come ha magistralmente illustrato anche il prof. Vincenzo Balzani nel corso di un bellissimo incontro nel Salone comunale di Forlì il mese scorso e in un suo intervento sul quotidiano “il Riformista” (12 febbraio) – sono l’ambito su cui investire, progettare, realizzare e su cui costruire il futuro. Una scelta di merito, oltre che di metodo, che punta, in un momento di crisi, a far compiere un ulteriore salto di qualità alla nostra Regione, che dovrà necessariamente mostrarsi sempre più attenta ai temi ambientali e sempre più orientata verso lo sviluppo dell’economia verde, entro una visione progettuale regionale articolata nei vari territori. Uno sviluppo di qualità mediante il quale creare nuovi posti di lavoro, nonché risposte vere ad una crisi economica che lascia il segno e che va superata, anche con la creazione di una nuova progettualità imprenditoriale.