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Anna Maria Bernini: “Voglio portare in Regione il sistema di governo di Sassuolo”


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Mattinata sassolese per la candidata di Pdl e Lega alla carica di presidente della Regione Emilia Romagna Anna Maria Bernini che ha tenuto una conferenza stampa insieme ai candidati consiglieri in provincia di Modena; poi ha incontrato i cittadini passeggiando tra i banchi del mercato.

“Sassuolo è l’esempio di ciò che vogliamo portare in Regione. Ci tenevo a venire perché questo è il primo mattone di una costruzione contendibile: il governo della Regione”. Così Anna Maria Bernini ha spiegato le ragioni della sua presenza. “Sto girando tutta la regione, da Piacenza a Cattolica, per capire le esigenze del territorio, allo stesso modo abbiamo realizzato il programma, ascoltando le proposte dei consiglieri regionali, perché volevamo creare un programma di sostanza”.

Lo slogan della campagna elettorale è “Invece decidi tu” perché “Noi ci rivolgiamo a chi vuole scegliere, a chi non accetta che i servizi gli vengano erogati nello stesso modo da decenni – spiega Bernini – esistono grandi opacità amministrative in viale Aldo Moro, il presidente uscente Vasco Errani ci sta inseguendo sui temi forti della nostra campagna e questo significa che stiamo facendo bene. Noi vogliamo portare al governo della Regione trasparenza, taglio dei costi della politica e della burocrazia, temi che ora propone anche Errani, in coro gli diciamo: ben svegliato!”.

In merito alla realtà sassolese Bernini ha sottolineato la positiva esperienza di governo che vede insieme Pdl e Lega: “Vogliamo che ciò che succede a Sassuolo su sicurezza, aggressione alla ripresa economica, contenimento del calo occupazionale, formazione di chi perde il lavoro per farlo rientrare più velocemente, avvenga anche in Regione”.

Sull’integrazione culturale Bernini ha sottolineato la politica di integrazione che il Governo sta facendo a livello nazionale: “Non possiamo costruire una cultura respingente ma neppure un vivere supino. Non devono esistere corsie preferenziali per gli immigrati, noi crediamo alla parità di condizioni di partenza. Abbiamo aperto un tavolo al Ministero dell’interno con l’Islam moderato. In parlamento è in discussione una proposta di legge dell’Onorevole Souad Sbai che prevede il divieto di usare burka e niqab. Lo abbiamo fatto perché anche se una legge vieta già di coprirsi il volto in pubblico sappiamo che per una parte questi strumenti hanno un forte significato culturale, non religioso, molti infatti lo considerano un simbolo di sottomissione della donna”.

“Stiamo anche lavorando alla realizzazione di un censimento di Imam e Moschee, ce lo chiedono gli Imam moderati, come quello di Torino. Sappiamo che siamo sotto la minaccia del terrorismo e strumenti come questo servono ad andare verso l’integrazione per evitare che ci siano sacche di estremisti non controllate”.

In merito alla polemica sollevata nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Pd Matteo Richetti in merito all’ospedale di Sassuolo, Bernini ha precisato di non avere alcuna intenzione di realizzare una casa di cura privata ma di voler creare un sistema di accreditamento del settore privato che garantisca alla regione il controllo di ciò che viene fatto. “C’è una gestione privata latente che copre circa il 20% dei servizi sanitari regionali, vogliamo che ci sia un controllo all’ingresso ed anche continuo per valutare il loro operato. Il privato è una necessità perché il pubblico non riesce a gestire tutto, vogliamo che diventi un privato di qualità, garantito, controllato e ordinato”.

C’è stato tempo e modo per parlare anche del sistema cooperativo: “Le cooperative sono il modo emiliano di fare capitalismo. A me la cooperazione piace, ma mi pongo qualche domanda quando vedo che a livello nazionale produce il 7% del Pil e in Emilia Romagna produce invece il 20% del Pil. Un certo modo di fare cooperativa è capitalismo trans gender, lo dico pensando a realtà che hanno scatole cinesi in Lussemburgo e sono quotate in borsa”.

“Questa mattina, insieme agli altri candidati del PDL e della Lega Nord abbiamo potuto insieme all’On. Bernini, parlare con i cittadini di Sassuolo, confrontarci con una città che in provincia di Modena ha scelto finalmente l’alternanza di governo – dichiara il Vice coordinatore regionale del PDL, Avv. Gian Paolo Lenzini.

E’ stata una bella esperienza, guidati dal Sindaco Caselli, in una giornata di mercato cittadino, benedetti da un bel sole: un buon modo per dire alla provincia di Modena, e ai nostri elettori che cambiare si può, e che il cambiamento è in sé stesso un valore. E’ nell’alternanza fra visioni politiche e amministrative diverse che si ottiene trasparenza d’azione, controllo, e si scardinano quei sistemi di potere e di malaffare che bene sono stati descritti nel nostro convegno di Sabato scorso a Palazzo Europa.

La democrazia trova proprio nell’alternanza di governo gli anticorpi al totalitarismo. E una terra operosa come la nostra, ricca di valori, – conclude Lenzini – deve trovare il coraggio di cambiare: mattinate come quella di oggi sono per me un segnale di forte speranza”.