Non ci sono ancora novità in merito alla pronuncia del Tar sul ricorso presentato dall’Associazione islamica di via Cavour contro la diffida del Comune a riaprire la Moschea per la mancanza dell’agibilità. L’udienza si è regolarmente tenuta giovedì 4 marzo ma ancora non è stata depositata la sentenza.
La conferma arriva direttamente dal presidente dell’Associazione Qasim Zahi: “Siamo in attesa della pronuncia ma non siamo preoccupati perché anche se dovessimo perdere il ricorso questo non ci precluderà il diritto di usare il centro. Non abbiamo chiesto l’agibilità perché secondo i nostri legali non eravamo obbligati a farlo, se il Tar ci darà torto faremo le pratiche burocratiche per la richiesta”. Intanto la comunità continua a tenere la preghiera all’aperto, nel piazzale antistante il centro.
Resta ferma la trattativa con il Comune per un luogo alternativo: “non abbiamo avuto nessuna convocazione dal Comune per parlare di nuove proposte – spiega Zahi – noi abbiamo dato loro dei criteri su cui lavorare, attendiamo”.
Intanto, come anticipato nei giorni scorsi, ieri dopo la preghiera sono iniziate le operazioni di smontaggio della Moschea di via Regina Pacis, la tensostruttura realizzata dopo l’accordo con l’ex sindaco Graziano Pattuzzi; per il momento l’associazione El Huda porterà tutto nel deposito comunale, ex Sat. I rappresentanti dell’associazione stanno valutando quattro diversi siti che potrebbero ospitare la moschea.