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Modena, Cisl Scuola sulla riforma Gelmini


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«La riforma Gelmini ha purtroppo un solo primato: è la prima riforma imposta al Paese al fuori di un clima di positivo e di un dialogo costruttivo, con la presunzione inaccettabile che si può tranquillamente fare a meno di un serio confronto». Lo ha detto il segretario provinciale della Cisl Scuola, Erio Ranizzini, intervenendo all’assemblea sindacale unitaria sulla riforma Gelmini che si è svolta stamattina all’auditorium dell’Iti Corni a Modena. Ranuzzini ha ribadito che al centro delle rivendicazioni della Cisl continua a esserci la richiesta di una revisione del piano triennale del taglio degli organici. Oltre alle ricadute sull’organizzazione del sistema e sulle condizioni di lavoro del personale, però, a preoccupare il sindacato di Palazzo Europa sono anche i regolamenti sul riordino del secondo ciclo, approvati un mese fa dal Consiglio dei Ministri, ma non ancora pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

«Non sappiamo come sarà il quadro orario delle classi seconde, terze, quarte degli istituti professionali e dei tecnici, dove ci sarà una decurtazione oraria che non si identifica con i quadri orari dei regolamenti perché la riforma Gelmini interessa solo le prime classi – ha spiegato Monica Barbolini, della segreteria provinciale della Cisl Scuola di Modena – Dai regolamenti definitivi manca la declinazione dei risultati di apprendimento riferiti a tutte le discipline e descritti in termine di competenze, il raccordo tra le aree di istruzione generale e quelle di indirizzo, le indicazioni per la progettazione didattica per competenze, indicazioni metodologiche per il raccordo con gli assi culturali dell’obbligo di istruzione, indicazioni metodologiche relative al nuovo impianto con particolare riguardo a Scienze Integrate, Cittadinanza e Costituzione, all’insegnamento di storia e geografia con l’impostazione multidisciplinare, a Tecnologie e Tecniche di rappresentazione grafica, Tecnologie Informatiche, Scienze e Tecnologie Applicate, apprendimento di laboratorio e compresenza degli istituti tecnici e professionali. Tutto questo – ha concluso la sindacalista della Cisl Scuola – mentre sono già cominciate, e si concluderanno il 26 marzo, le iscrizioni degli studenti alle scuole superiori».