Diverse le segnalazioni giunte ieri presso le leghe dei pensionati Spi-Cgil di tutta la provincia modenese, sui mancati pagamenti della rata di pensione relativa al mese di marzo da parte dell’Inpdap. Il 16 di ogni mese, l’istituto previdenziale degli ex dipendenti pubblici mette infatti in pagamento le pensioni, ma questo mese ci sono stati alcuni intoppi di ordine burocratico che stanno impedendo la riscossione a diversi pensionati.
In ragione delle nuove disposizioni adottate dagli Istituti di credito si prevede che non si possa più fare a meno del nuovo codice bancario Iban per l’accredito delle pensioni.
Per 300.000 pensionati Inpdap italiani, l’istituto ha provveduto a “ricostruire d’ufficio” il codice riuscendovi per la maggioranza dei casi. Ma per circa 900 di loro, questa operazione non è ancora riuscita. Tuttavia i pensionati, a cui non è stato possibile accreditare questa rata, riceveranno una comunicazione scritta da parte dell’Ente per chiarire quanto accaduto e porre rimedio per il futuro.
In ogni caso, per circa 730 dei 900 pensionati, l’effettiva riscossione della pensione di marzo in contanti sarà esigibile già da oggi recandosi al più vicino ufficio postale esibendo il certificato di pensione. Per ulteriori 151 pensionanti (per i quali ancora permangono difficoltà) la riscossione effettiva avverrà invece solo a partire dal 26 marzo prossimo.
Le leghe Spi/Cgil di tutta la provincia sono a disposizione dei pensionati sia per la riscossione della rata, sia per la comunicazione all’ Inpdap del codice Iban, evitando così il ripetersi in futuro di quanto accaduto.