“Un incontro cordiale e propositivo. E positivo”. Così Paolo Vincenzi, portavoce del G.I.11, il coordinamento dei Giovani Imprenditori modenesi ha commentato la prima iniziativa del gruppo, un colloquio informale, e forse proprio per questo costruttivo, con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi.
“Abbiamo presentato al Ministro il nostro coordinamento, sottolineando la sua portata, il suo valore di “sistema”, in quanto rappresentativo di tutte le associazioni economiche che operano sul nostro territorio”.
“Ma al ministro – prosegue Vincenzi – abbiamo anche manifestato le difficoltà in cui si trovano ad operare i giovani imprenditori, che in numerosi casi sono soggetti a costi più alti di quelli sostenuti dai colleghi senior. Pensiamo all’avviamento, per fare solo un esempio”.
In particolare il G.I.11 ha messo in evidenza l’assenza di un patto generazionale che garantisca il futuro del Paese e di interventi strutturali necessari per lo sviluppo, quali la sburocratizzazione, i rapporti con il mondo dell’Università, non facendo mistero della delusione per la mancata estensione a 18 mesi della Cassa Integrazione.
“Ci sono anche problemi che insistono in particolare sui giovani – ha sottolineato Vincenzi – E’ il caso della disoccupazione e delle difficoltà nei passaggi generazionali d’impresa. In questa direzione abbiamo avanzato una proposta concreta al Ministro, quella di dilazionare il pagamento degli oneri sociali sui dipendenti per le imprese under 40 che stanno risentendo in modo più rilevante della crisi. Dilazionare, non evitare di pagare, perché siamo consapevoli delle difficoltà che sta attraversando l’Italia. E perché i giovani la crescita, lo sviluppo, sono disponibili ad andarseli a cercare. I giovani modenesi forse più di altri, se pensiamo al tasso di natalità delle imprese o a quello dei brevetti, che vede il nostro territorio tra i primi in Italia”.
Il G.I.11 ha poi invitato il Ministro a presenziare alla presentazione – prevista per le prossime settimane – della ricerca, in corso di elaborazione con il fattivo contributo dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio, finalizzata ad individuare i confini, le attività, le caratteristiche dei giovani imprenditori modenesi, e quanto la crisi ha inciso sulle piccole imprese indagandone il tasso di mortalità negli ultimi mesi.
Il Ministro Sacconi ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa dei giovani imprenditori modenesi di creare un organismo di coordinamento, sintomo evidente della loro volontà di attivarsi per programmare il proprio futuro e, più in generale, per fungere da traino anche rispetto al futuro del sistema imprenditoriale della provincia.
Ha, inoltre, accolto positivamente l’invito alla presentazione dello studio volto ad analizzare ed approfondire la presenza dei giovani nel tessuto economico modenese.
Il Ministro ha poi evidenziato che dopo un anno come il 2009 “di glaciazione” è ampiamente diffusa una sensazione di timore e insicurezza correlata all’incertezza circa gli eventi che ci aspettano.
Rispetto a questa situazione, secondo quanto affermato da Sacconi, occorrerà mettere in atto strumenti di incremento della capacità di crescita, finalizzati ad un aumento della competitività.
Dalle sollecitazioni espresse nella presentazione, il Ministro ha colto la necessità di prestare particolare attenzione alle nuove imprese, attenzione di cui dovrà tenere conto la politica nazionale mediante la messa in atto di iniziative a sostegno della neo-imprenditorialità.