PRC e la Federazione della Sinistra di Modena aderiscono alla manifestazione nazionale del 20 marzo a Roma per bloccare il processo di privatizzazione dell’acqua voluto dal Governo Berlusconi con la recente legge approvata dal Parlmento. Lo stesso Parlamento che si rifiuta di discutere la legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua sottoscritta da oltre 400mila cittadini e presentata nel luglio 2007.
Pensiamo che l’acqua sia un bene comune e un diritto umano universale e che deve rimanere fuori dal mercato, deve essere gestita in modo pubblico e partecipato attraverso aziende di diritto pubblico.
A partire da questo presupposto pensiamo che vada fermata la controriforma del governo Berlusconi, che svende l’acqua ai privati e alle multinazionali e chiediamo che la Regione faccia di tutto – compreso il ricorso alla Corte Costituzionale – per difendere l’acqua come bene comune pubblico e non privatizzabile.
Chiediamo inoltre a tutti i Comuni della Provincia di Modena che il servizio idrico integrato sia definito “servizio locale di interesse generale, privo di rilevanza economica”, introducendo tale definizione negli statuti di tutti gli Enti Locali modenesi. Con l’attuale legislazione questa è infatti l’unica alternativa per evitare che l’acqua finisca nelle mani dei privati.
È questo il primo passo per raggiungere l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico anche in provincia di Modena, attraverso lo scorporo del ramo idrico di Hera ed Aimag e invertire il processo di privatizzazione che è stato avviato anche nei nostri territori.
(Stefano Lugli, segretario PRC Federazione di Modena, Candidato al Consiglio regionale-lista Federazione della Sinistra)