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Regionali 2010, Stefano Lugli: 3 motivi per votare la Federazione della Sinistra

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Il Candidato al Consiglio regionale – Federazione della Sinistra, Stefano Lugli, elenca 3 ragioni per votare la Federazione della Sinistra.1) Perchè votare per la Federazione significa votare contro il governo Berlusconi. Nel Paese è aperta una questione democratica grande come una casa: Berlusconi vuole cancellare la Costituzione e i principi fondamentali della nostra democrazia. Punta a spazzare via chiunque provi a imporre il rispetto delle regole: la vicenda del decreto salva-Pdl è emblematica. Il governo Berlusconi è autoritario, eversivo e antidemocratico. Ma c’è anche una questione sociale grande come una casa: la crisi avanza e macina quotidianamente disoccupazione e sofferenza sociale. Pensiamo all’articolo 18: il governo – in questa fase di crisi – punta appunto a tirare via ai lavoratori i pochi diritti e le poche tutele che sono loro rimasti. Per questo c’è bisogno di un’opposizione che sappia tenere insieme questione democratica e questione sociale. Cosa che non fa nè il Pd nè l’Italia dei Valori. Questo è il compito nell’immediato della Federazione: costruire l’opposizione che non c’è o che latita.

2) Perchè votare per la Federazione significa votare alle regionali per Errani e per rinnovare e migliorare il governo dell’Emilia-Romagna. Perchè la Regione Emilia Romagna ha, in questi anni, investito risorse per fronteggiare la crisi, attivando in particolare ammortizzatori sociali in deroga e interventi sociali nei confronti dei lavoratori delle aziende in crisi e delle loro famiglie; giocando un ruolo, nei tavoli istituzionali, per evitare fallimenti, chiusure di aziende e perdite di posti di lavoro. Perchè abbiamo posto, anche in queste settimane, la necessità di un salto di qualità nelle risposte alla crisi, poiché è evidente che – per quanto necessarie – le “pezze” non bastano: questa crisi sta modificando strutturalmente il sistema produttivo, industriale ed economico anche nella nostra regione riducendone la capacità occupazionale. E Il programma della coalizione che sostiene Errani riconosce questa priorità, e cioè la necessità di costruire politiche pubbliche regionali industriali, economiche e sociali, partendo dalla richiesta di una modifica in senso estensivo degli ammortizzatori sociali.

Perchè ci sono gli obiettivi della riconversione ecologica di una parte dell´economia emiliano-romagnola e di costruire progetti e opportunità di lavoro partendo dalla messa in sicurezza e dalla manutenzione del territorio. Si apre così uno spazio di discussione e di iniziativa politico-istituzionale nuovo e che non deve rimanere sulla carta.

Perchè Il Piano Territoriale Regionale, approvato un paio di mesi fa, ha finalmente messo in campo una prospettiva di controtendenza rispetto alle politiche urbanistiche, territoriali, ambientali “storiche” dell´Emilia-Romagna. Se l´Emilia-Romagna è stata una regione a tratti virtuosa e a tratti decente sul fronte della spesa sociale, della spesa sanitaria e della qualità complessiva del welfare, sul fronte delle politiche urbanistiche e ambientali non c´è mai stato alcun elemento significativamente virtuoso. Anzi: negli ultimi trent´anni il cemento, nella nostra regione, è raddoppiato. Ora finalmente si pongono le condizioni per una riflessione sul modello di sviluppo e diventa esplicito l´obiettivo del “consumo territorio zero”.

Perchè vengono ribaditi due elementi su cui abbiamo lavorato in questi anni: il no al nucleare, sapendo peraltro che la nostra regione potrebbe essere uno dei territori scelti dal governo, e il no alla privatizzazione dell’acqua. Noi ci opponiamo tanto alla privatizzazione dell’acqua pubblica fatta con la mannaia da Berlusconi quanto alle privatizzazioni più soft fatte dal Pd quotando in Borsa Enìa e Hera;

Perchè sul fronte del welfare, sempre per quanto riguarda il programma, spariscono i tentativi di “sfondare” in direzione delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni l’impegno è di procedere nella direzione della sanità pubblica, della scuola pubblica e dei servizi sociali pubblici. Perchè pensiamo che la coalizione di centrosinistra – nella nostra regione – continui ad avere, grazie anche alle proposte che abbiamo messo in campo, elementi di “permeabilità” alla sofferenza sociale che proviene dai territori e dalla società emiliano-romagnola.

Perchè rispetteremo con lealtà il programma e al contempo conserveremo la nostra autonomia, dicendo no quando è necessario.

3) Perchè votare per la Federazione della Sinistra significa investire sulla ricostruzione dell’unità della sinistra di alternativa, che non piega la testa, che non vuole fare la corrente esterna o interna del Pd. Vogliamo dare una casa comune a tutte le donne e a tutti gli uomini di sinistra che vogliono battersi per un altro mondo possibile. E vogliamo coniugare l’unità della sinistra alla costruzione della via d’uscita dalla crisi. Via d’uscita che può avvenire solo attraverso politiche pubbliche vere, e non l’utilizzo delle risorse pubbliche per salvare le banche; attraverso una strutturale redistribuzione del reddito e della ricchezza dall’alto verso il basso; attraverso la costruzione di nuovo movimento operaio e dei lavoratori che si batta per cambiare i rapporti di forza nella società. Perchè per noi la sinistra riparte dall’uguaglianza e dalla giustizia sociale.

(Stefano Lugli, Candidato al Consiglio regionale – Federazione della Sinistra)