Il tasso tendenziale di inflazione annuo rilevato a Modena continua lentamente a crescere: i dati di marzo del Servizio statistica del Comune evidenziano un +0,1% rispetto a febbraio, e fanno segnare un +0,9% rispetto al marzo 2009. Aumentano le voci sui trasporti, in particolare per tutti i carburanti (+1% mensile, crescita annua +4,2%), crescono dello 0,2% (il dato annuo è però -3%) quelle relative ad abitazione, acqua, elettricità, combustibili (in particolare aumentano affitti e gasolio da riscaldamento). Crescono del +0,4% i servizi ricettivi e di ristorazione (in particolare gli alberghi). Calano nel complesso i prezzi di prodotti alimentari (-0,3% nel mese e -0,7% il dato annuo) ma con differenze: in diminuzione pasticceria, carne suina, latte e latticini, frutta fresca, ortaggi e legumi freschi, patate. Crescono invece: pesce fresco, pane, uova, sale, acque minerali.
Ancora in diminuzione i telefoni (-0,2%) e le spese per ricreazione spettacolo e cultura (-0,3% nel mese contro il +2,1% annuo). In calo anche servizi sanitari e spese per la salute (-0,9% sul mese): diminuiscono medicinali, strumenti medicali e servizi ospedalieri. Aumentano dentisti, servizi medici e altri articoli sanitari. “Con la fine del tunnel, o quantomeno della fase più buia, si riaffaccia l’aumento dei prezzi, ovvero l’inflazione – commenta l’assessore alle Politiche economiche Graziano Pini – A volte la ripresa è preannunciata proprio dall’aumento dei prezzi e dei titoli in borsa. Entrambi questi segnali sono accesi, speriamo che a ciò faccia seguito la ripresa degli ordini e la conseguente diminuzione delle sospensioni e delle espulsioni dal posto di lavoro. L’Amministrazione comunale – conclude l’assessore Pini -continuerà a sostenere imprese e famiglie in cerca di riscatto”.