Presentato ieri il documento `Un patto per Sassuolo ‘, che Lapam proporrà a enti locali, mondo economico e sociale del distretto. L’idea è quella di unire associazioni, sindacati e istituzioni del distretto. “Siamo di fronte ad una riduzione del 25-30% della produzione mentre a livello occupazionale abbiamo oltre 10 mila posti di lavoro in esubero” ha detto Matteo Spaggiari, presidente Lapam zona di Sassuolo.
Vogliamo aprire un dibattito serio su alcuni punti – ha aggiunto: l’utilizzo degli ammortizzatori sociali rimane sempre uno strumento di emergenza che deve essere superato per trovare assieme le strade per un rilancio e una riconversione produttiva del distretto. Sul fronte dei costi energetici chiediamo l’estensione del decreto sull’energia al distretto o una soluzione alternativa che ci consenta non di avere incentivi, ma costi identici ai nostri competitor europei.
Spaggiari ha poi affermato che “per sostenere le imprese c’è bisogno di contributi a fondo perduto, interventi per l’export e contributi a fondi di garanzia”. “E’ giusto preoccuparsi delle grandi aziende, ma non bisogna dimenticare
le piccole, spesso in crisi proprio per colpa delle grandi, dei pagamenti non rispettati e del credito non concesso dalle banche”.
All’incontro era presenta anche Amedeo Genedani, presidente Lapam Trasporti che si è soffermato sulle opere infrastrutturali e secondo il quale bisogna riqualificare gli immobili dismessi a Sassuolo e creare una situazione appetibile anche per altri settori produttivi riconvertendo i capannoni in disuso, togliendo l’amianto e puntando sul fotovoltaico.
I dati forniti ieri da Lapam delineano questo quadro: 10 .682 addetti a rischio di cui 1.782 in cassa integrazione, 3.358 in cassa integrazione straordinaria, 4.429 con contratti di solidarietà oltre a 1.114 in mobilità.