Il Sindaco Pighi rilancia la sua idea di stati generali della città per definire il progetto futuro della città di Modena: la prospettiva d’insieme di crescita urbanistica. Confermo che l’idea può essere buona, ma anche i dubbi su progetti come l’ex Amcm, che forse dovevano essere discussi in questo contesto prima dell’approvazione del piano particolareggiato.
La notizia migliore però è che Modena Futura, il “trattato” di Daniele Sitta, finalmente va in soffitta. Con buona pace dell’Assessore. Che però come sempre non rinuncia a mettere la sua firma sulla giornata. A fronte della risposta educata di del Sindaco all’interrogazione di Eugenia Rossi, Sitta preferisce definire tale interrogazione una pagliacciata. L’IDV non è certamente un partito vicino al mio modo di intendere la politica, ma non credo che si faccia un buon servizio alla democrazia appellare con certe definizioni, legittime richieste di spiegazioni da parte dell’opposizione.
Del resto da chi dice che, fatte salve le sue idee, il resto è “vuoto spinto”, non ci si può aspettare altro. Poi ci si chiede come mai il Consiglio Comunale modenese è così rissoso: se esponenti di rilievo come l’assessore Sitta usano l’insulto sistematico per confrontarsi con l’opposizione, cosa ci si può aspettare di meglio, e soprattutto come si potrà pensare di avere un serio confronto quando gli “stati generali” apriranno i lavori?
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)