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Accesso al credito, Confesercenti Modena: permangono le difficoltà

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Il rapporto tra banche ed imprese del territorio modenese continua ad essere caratterizzato da una situazione di particolare difficoltà: l’accesso al credito rimane faticoso e complesso, come conferma in modo inequivocabile il crescente numero di risposte negative che ricevono le aziende, ormai il 30% del totale delle richieste, più del doppio rispetto al 2008. Ad appesantire la situazione anche l’allungamento dei tempi di risposta, spesso troppo lunghi e incompatibili con le esigenze delle imprese. Inoltre l’onerosità delle operazioni è progressivamente aumentata, spesso a causa della sempre più ricorrente richiesta di costose assicurazioni.

Rispetto alle motivazioni che hanno spinto le aziende a fare ricorso al credito, l’analisi di Confesercenti Modena evidenzia che circa il 28% delle operazioni finanziarie sono servite a garantire alle imprese liquidità e scorte, mentre nel 22% dei casi la finalità è stata quella di consolidare esposizioni finanziarie. Accanto a segnali che continuano a preoccupare il mondo delle imprese, emergono però anche indicazioni che denotano una certa vitalità da parte degli imprenditori che cercano di reagire alla prolungata crisi facendo scelte che mirano a miglioramenti organizzativi e qualitativi. Ben il 50% delle operazioni finanziarie portate a termine sono, infatti, destinate a sostenere l’innovazione, la strutturazione e l’aggregazione di imprese. “Un dato positivo – sottolinea Confesercenti – che evidenzia che, nonostante le serie difficoltà, gli imprenditori stanno dimostrando di voler governare la crisi e di pensare al futuro”.

In questi mesi, la negativa congiuntura economica ha di fatto, determinato il raddoppio dell’attività di COFITER, il Consorzio Fidi di riferimento di Confesercenti Modena. L’analisi del lavoro svolto dal Consorzio fa emergere l’esponenziale crescita delle garanzie pretese dalle imprese, tanto che nel 2009 le aziende alle quali sono state chieste garanzie pari al 50% del finanziamento sono passate dal 16,82% del 2008 a quasi il 40%. Contestualmente prosegue lo spostamento di una quota dei rischi bancari sui Consorzi Fidi. “E’ una tendenza a cui va posto un freno – sostiene Confesercenti Modena – le garanzie dei Confidi sono una risorsa limitata, da utilizzare in modo razionale. I loro patrimoni sono stati accumulati con decenni d’attività e sono difficili da ricostituire se erosi in breve tempo. A ciò, inoltre va aggiunto che gli Enti pubblici in futuro avranno meno risorse da dedicare ad incrementare i fondi rischi”.

Dal monitoraggio di Confesercenti infine si conferma che gli Istituti di Credito più attivi e che hanno erogato circa l’85% delle necessità finanziarie delle imprese sono state il Gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna per il 43%, UNICREDIT BANCA con un 22% e il Banco San Geminiano e San Prospero con un 20%. “Sono soprattutto queste banche che, sviluppatesi partendo dal territorio modenese o che hanno incorporato importanti istituti locali, devono incrementare il loro sforzo per sostenere le imprese. Da loro ci aspettiamo anche una rafforzata capacità di valutazione dei progetti e della capacità imprenditoriale, evitando valutazioni di natura puramente formale” conclude Confesercenti.