“L’Organizzazione mondiale della sanità sostiene che la prima causa di morte tra le donne è conseguenza, ancor più che di malattie come i tumori, da comportamenti violenti di uomini. È sufficiente questo dato per ricordarci che l’unica vera rivoluzione del ‘Secolo breve’, che lo storico Eric Hobsbawm indicava nella rivoluzione femminile, non è ancora compiuta. È perciò più che mai importante agire contro gli stereotipi che producono atteggiamenti discriminatori, oppressivi e violenti verso le donne e favorire, invece, relazioni empatiche, coinvolgendo in una ‘educazione di genere’ insegnanti, studenti e famiglie”.
Sono queste le motivazioni, spiegate dall’assessore comunale Natalia Maramotti, dalle quali nasce un programma di iniziative promosso dall’assessorato comunale alla Cura della comunità. Tra queste, il seminario “Femminile & maschile: il valore della differenza di genere nell’educazione”, che si terrà domani, venerdì 23 aprile, alle ore 15, nell’aula magna dell’Università (viale Allegri).
Organizzato nell’ambito di “Primavera donna” dal Comune, con la collaborazione di Provincia, Ateneo e numerosi enti e associazioni, l’appuntamento di domani aprirà pubblicamente le iniziative dedicate alla valorizzazione delle differenze tra generi in ambito scolastico.
L’incontro, valido come attività formativa per insegnanti e per gli studenti universitari, sarà aperto da interviste video realizzate da ReLab e dagli studenti Ilaria Zorzo, Valerio Brogi, Laura Anori, Fabio Chiesa, insieme alla ricercatrice Dhouha Mamlouk.
Seguiranno gli interventi del sindaco Graziano Delrio, della presidente della Provincia Sonia Masini e di docenti e rappresentanti di associazioni impegnate su questi temi (v. programma).
Obiettivi delle iniziative in programma sono la promozione di una cultura di genere capace di valorizzare le differenze tra il maschile e il femminile per favorire l’inclusione di una prospettiva di genere all’interno di ogni attività scolastica, anche attraverso la sensibilizzazione degli insegnanti; offrire agli studenti strumenti di conoscenza e riflessione sull’identità di genere; raccogliere materiali didattici e strumenti formativi che possano incidere sul territorio cittadino anche fuori delle realtà scolastiche.
Per realizzare queste finalità, oltre al seminario pubblico del 23 aprile, sono previste la raccolta del materiale prodotto nelle istituzioni scolastiche, la costruzione di una ipotesi di un protocollo per introdurre l’educazione di genere, la presentazione della iniziativa con un momento pubblico di restituzione di ciò che è stato fatto e la firma dell’accordo.
Promotore del progetto è il Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Provincia, Università di Modena e Reggio Emilia, Istituzione Nidi e Scuole d’infanzia, Ufficio scolastico provinciale, consigliera di Parità della Provincia, Reggio Children, associazione Nondasola, Liceo Moro e Istituto Chierici, Unicef, associazione Blugaf Arci, Coordinamento centri sociali e circoli Arci, Scuola di pace.
Informazioni: Comune di Reggio Emilia, Ufficio Pari Opportunità, tel. 0522/456975; 456463.