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Sassuolo: Caselli censura “Bella ciao”, il Pd “La canteremo in piazza”


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Il sindaco di Sassuolo Luca Caselli non vuole che la banda cittadina esegua “Bella ciao” il 25 aprile, durante la Festa della Liberazione. Ecco il commento di Sonia Pistoni, segretario del Pd di Sassuolo.

“Se non fosse sindaco di questa città, medaglia d’argento della Resistenza, le provocazioni di Luca Caselli sarebbero derubricate a battute da osteria, come quella del figlio di Bossi che non tifa per la nazionale. Essendo invece – purtroppo – primo cittadino di Sassuolo le cose di cui parla e straparla assumono tutt’altro significato.

L’ultima trovata, quella di censurare una canzone bella e amata da milioni di italiani – “Bella ciao” – proprio il giorno della Liberazione, non ha nulla di folkoristico ma rivela, ancora una volta, la miseria di una destra irresponsabile.

Irresponsabile verso la storia perché tenta in ogni modo di recidere il legame che unisce strettamente la Resistenza alla Costituzione e alla Repubblica democratica; irresponsabile verso la città perché ancora una volta punta a spaccare la comunità sassolese, invece di unirla attorno a valori condivisi.

Altro che partito dell’Amore e della riconciliazione, questa è faziosità allo stato puro, rivolta contro un simbolo della Resistenza che, ricordiamolo ancora una volta, non è appannaggio di una parte politica ma patrimonio di tutti.

Ci aveva già provato, il sindaco Caselli, a cancellare dalla biblioteca comunale un foglio – a suo dire – sedizioso e antigovernativo, tornando poi sui suoi passi. Adesso ci riprova con la canzone dei partigiani. Sappia fin da ora che quel giorno, il 25 aprile, ci saranno tanti sassolesi e tanti democratici a cantarla in piazza”.