“La questione Fondazione Cassa di Risparmio non è un problema solo in casa PD. Quando un leader dello spessore di Matteo Richetti afferma pubblicamente che: ” Modena sta deragliando e non si capisce chi ci sia alla guida del convoglio”, francamente un pò di “tremarella” viene anche a noi che, seppure dall’opposizione, in questa realtà ci viviamo e ne abbiamo a cuore le sorti”. Ad affermarlo l’avvocato Enrico Aimi, vice coordinatore provinciale vicario del PDL.
Aimi aggiunge “sembra di assistere ad uno di quei film d’azione in cui sul treno lanciato a tutta velocità ci si accorge che manca il macchinista . E’ una gran brutta sorpresa. Anche il PDL deve assumere ogni più opportuna iniziativa politica per evitare il deragliamento e il disastro annunciato. A meno che qualcuno nel PD ritenga che Matteo Richetti e il Presidente della Provincia Sabattini possano essere accusati di “Procurato Allarme Politico”. Per la verità, a nostro parere , il problema esiste ed è anche di non piccole dimensioni. La Fondazione nella sua autonomia deve certamente difendere se stessa ma per far ciò non deve abdicare alla sua principale vocazione. Ci permettiamo di evidenziare che in questo particolare momento è di fondamentale importanza l’aiuto strategico alle imprese e all’economia del territorio modenese. A nostro avviso aiutare Bologna a fare erogazioni non è ne una priorità ne una manifestazione di buona politica. Quello che si sta consumando in queste ore è uno scontro decisivo per il territorio dal quale non possiamo responsabilmente rimanere fuori, anche se l’opposizine non ha nemmeno un posto all’interno della Fondazione stessa. E anche questo, come tanti altri, è un problema di democrazia di cui il PDL dovrà al più presto farsi carico con forza, equilibrio e intelligenza.
Tornando al merito – ha proseguito l’esponente dei berlusconiani in regione – ciò che incuriosisce è come mai un operazione di questa portata, 214 milioni di euro, viene avviata a Consiglio della Fondazione oramai in scadenza e ad un prezzo così contenuto: 2,14 euro ad azione. Se questo non è disinvestire e fare cassa cos’è ? Sarebbe non solo opportuno ma necessario che politica – tutta la politica – e le associazioni di categoria – tutte le associazioni di categoria o almeno le più importanti e rappresentative – si interrogassero e si confrontassero su ciò che sta accadendo. L’impressione, a tutta prima , è che Modena finirà per cedere altre quote di sovranità economica e non solo a Bologna. Così se il treno corre e il macchinista non c’è – ha concluso Aimi – allora il PDL deve necessariamente prepararsi a sostituirlo e, vista la situazione, almeno a tirare senza esitazione il freno d’emergenza. Traduco: il PDL è pronto a governare”.