Home Modena Modena, collettore di Levante: i lavori termineranno a fine luglio

Modena, collettore di Levante: i lavori termineranno a fine luglio

# ora in onda #
...............




“La fine dei lavori del collettore di Levante in via Don Minzoni-Gobetti era prevista per il 5 giugno, ma a causa del presentarsi nel corso degli scavi di alcuni imprevisti, come l’interferenza con cavi Telecom non segnalati, e per realizzare alcune migliorie utili a ridurre il disagio acustico, il termine slitterà alla fine del mese di luglio”. 

Lo ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Simona Arletti rispondendo a un’interpellanza del Pdl e a un’interrogazione della Lega nord in Consiglio comunale sui lavori del collettore di Levante in quell’area.

“I lavori si sono allungati a dismisura a danno di negozianti e residenti”, ha affermato il consigliere del Pdl Adolfo Morandi. “Gli indennizzi che l’Amministrazione ha annunciato di dare non sono sufficienti”. In particolare, nell’interpellanza il consigliere chiedeva perché non erano stati previsti turni di lavoro doppi “per ridurre i tempi di realizzazione”, quali erano i tempi previsti nella zona e le penali in caso di inadempienza, quali gli indennizzi per i negozianti e le azioni di informazione effettuate. Il consigliere Mauro Manfredini della Lega nord, con l’interrogazione, chiedeva merito della firma “con riserva dei verbali da parte dell’azienda che si occupa dei lavori del collettore. Perché è stata accettata la riserva? Potrebbe preludere alla richiesta di un’integrazione di carattere economico, pena un ritardo nella consegna dei lavori”, ha chiesto.

Il collettore, del valore di oltre 6 milioni di euro, comporta il rifacimento non solo delle fognature, ma anche di tutte le reti di sottoservizi. “E’ un’opera molto complessa e impattante – ha spiegato l’assessore Arletti – ma oltre ai disagi ci aspettiamo importanti benefici per la sicurezza idraulica futura di Modena”.

L’assessore ha inoltre precisato che “i doppi turni non sono praticabili perché comporterebbero costi superiori non previsti che non possono essere decisi facilmente, visto anche il finanziamento regionale dei lavori, per non parlare dei rischi per la sicurezza sul lavoro”. Arletti ha spiegato che sono stati fatti numerosi incontri con residenti e commercianti della zona e che “da parte dell’Amministrazione c’è stata piena volontà di condividere”. Dopo il termine di fine lavori “è prevista una penale di 4 mila 500 euro per ogni giorno di ritardo e un premio di accelerazione nel caso i lavori si concludano in anticipo”. Per ciò che riguarda la firma con riserva dei verbali da parte dell’azienda, l’assessore ha spiegato che “la riserva era stata proposta dall’azienda per ottenere maggiori compensi viste le modifiche nel piano di interventi. Ma è stata ricusata dall’Amministrazione per ragioni di pubblica necessità”. Nel merito degli indennizzi, infine, Arletti ha concluso affermando “quest’opera è molto più impattante di altre. Per questa ragione sono stati definiti indennizzi straordinari”.

Nicola Rossi della Lega nord ha definito “pessima” la gestione dell’operazione del collettore di Levante. “In questa storia si evidenziano lacune di questa Amministrazione – ha detto – dalla soluzione viaria individuata quando i lavori saranno terminati alla scarsa informazione, dalla scadenza indefinita all’abbandono dei negozianti in difficoltà”. Stefano Barberini, Lega nord, ha aggiunto: “Di ogni cosa il Comune dice che si tratta di un lavoro complesso, ma è complesso anche arrivare al lavoro in ritardo per la gente che trova compromessa la viabilità. E’ complesso anche il disagio degli esercenti. Gli imprevisti ci possono essere, ma non possono pagare per questo residenti e negozianti”.

Maurizio Dori del Pd ha affermato: “Quando parla il consigliere Barberini mi chiedo se vuole un confronto serio o se è interessato a fare solo demagogia. Il Comune guarda avanti, tutto quello che oggi sta facendo lo sta facendo per il futuro. Tutto ciò che era prevedibile è stato preso in considerazione, ma ci possono essere imprevisti”.

Il consigliere Morandi, in risposta all’assessore, ha precisato che “nessuno nega l’importanza dell’opera. Qui il problema è che i disagi ci sono stati e ci sono ancora, l’Amministrazione dovrebbe ammettere che il cantiere andava programmato in maniera diversa”. Sugli indennizzi “l’assessore ha glissato: il rimborso giornaliero è di 2 euro, poco più di un caffè, a fronte di un danno subito di gran lunga superiore”. Per Manfredini “se l’imprevisto è derivato dalla presenza di cavi Telecom non segnalati, la cosa più grave è questa. Tali situazioni vanno tenute sotto controllo: bisogna chiedere alla Telecom un risarcimento del danno per la mancata informazione”.

In chiusura del dibattito, l’assessore Arletti ha chiarito che “le verifiche sono state fatte e ovviamente stiamo chiedendo i danni a Telecom”. Nel merito dei lavori l’assessore ha, infine, aggiunto: “Se condividiamo l’idea che la sicurezza idraulica è una priorità chiediamoci cosa vogliamo fare. Qual è la soluzione alternativa? Noi abbiamo deciso di realizzare un’opera fondamentale per la sicurezza della città”.