Home Modena Il Comune lancia l’allarme: ‘a Modena meno docenti’

Il Comune lancia l’allarme: ‘a Modena meno docenti’


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“In Emilia-Romagna e anche nella nostra provincia gli insegnanti diminuiscono, con un taglio annunciato di 212 docenti nel Modenese, mentre gli studenti iscritti sono in aumento. Si tratta del terzo atto della riduzione di 140 mila unità di personale scolastico realizzato con precisione matematica, fino all’ultimo bidello e all’ultimo insegnante, come previsto dal ministro Tremonti tre anni fa”.

E’ l’allarme lanciato dall’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè a commento dei dati sugli organici dei docenti emiliano-romagnoli per l’anno scolastico 2010/2011.

“Gli insegnanti dovrebbero aumentare, non diminuire”, afferma l’assessore. “A Modena, per esempio, abbiamo avuto 14 nuove richieste di classi prime elementari a tempo pieno, un fatto che conferma la tenuta di questo modello di scuola e il gradimento da parte delle famiglie. Chiediamo che l’Ufficio scolastico provinciale garantisca due insegnanti per ciascuna classe a tempo pieno, perché solo in questo modo e non con un numero di insegnanti inferiore si può affermare di aver istituito classi a tempo pieno che garantiscano qualità formativa, come richiesto dalle famiglie”.

I dati per l’anno scolastico 2010/2011 mostrano un saldo quasi neutro per la scuola d’infanzia, che in provincia di Modena si vede assegnare un docente in più dell’anno prima: dagli 809 del 2009/2010 agli 810 del futuro anno scolastico. Saldo negativo di 38 unità per gli insegnanti della scuola elementare: quelli assegnati alla provincia di Modena scendono da 2 mila 610 a 2 mila 572 per l’anno scolastico 2010/2011, a fronte di una popolazione scolastica di 30 mila 455 alunni. Tagli più pesanti, in proporzione, alla scuola media, dove i 18 mila 750 studenti di Modena e provincia si vedono assegnare 47 docenti in meno, passando dai 1353 del 2009/2010 ai 1306 dell’anno scolastico che comincerà a settembre. Gli oltre 30 mila studenti delle superiori di Modena subiranno invece una riduzione di 128 insegnanti (da 2 mila 316 a 2 mila 188).

“È necessario – conclude l’assessore Querzè – che ogni livello di governo della nostra Regione e la stessa Amministrazione scolastica chiedano al Governo un’assegnazione ulteriore di docenti, sia in relazione all’aumento del numero di alunni sia per affrontare criticità che non mancano né alla scuola dell’infanzia né alla scuola superiore, dove ad oggi il rischio maggiore è che si formino classi prime ancor più numerose che in passato nelle quali non è possibile garantire a ciascun allievo l’attenzione necessaria da parte dell’insegnante né gli interventi per prevenire e contrastare le nuove forme di disagio scolastico”.