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Nota stampa congiunta degli assessori ai servizi sociali dei Comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello


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Abbiamo appreso nei giorni scorsi dai mezzi di informazione di un’interrogazione presentata al Consiglio Comunale di Sassuolo il 14 aprile dal consigliere Camilla Nizzoli del PDL. In essa si chiede al Sindaco Caselli se corrispondano al vero le “voci sempre più insistenti” che noi assessori ai Servizi Sociali dei comuni di Fiorano, Formigine e Maranello ci siamo incontrati “clandestinamente” il 25 febbraio scorso presso l’Ufficio Comune, assieme a non ben precisati “esponenti della sinistra”, escludendo di proposito l’assessore di Sassuolo in quanto esponente del centro-destra. Ancor più sconcertante per noi è stato venire a conoscenza che il Sindaco Caselli, si sia sentito di affermare ufficialmente in un consesso così importante che la cosa “pare confermata“, dichiarando peraltro di dispiacersene. In realtà, visto che tale fantastica riunione del 25 febbraio non è mai esistita, né a Sassuolo né altrove, e possiamo dimostrarlo tranquillamente, chi ha diritto di dispiacersi e magari anche un po’ di infastidirsi siamo proprio noi, tirati in mezzo gratuitamente e senza possibilità di difenderci. Soprattutto ci amareggia che si voglia far passare il messaggio che sotto sotto, comunque, si lavori “contro”. Possiamo invece assicurare, ognuno di noi, e congiuntamente il nostro collega e amico Giorgio Barbieri, la piena volontà di lavorare insieme in un costante e reciproco atteggiamento di massima correttezza, collaborazione e rispetto. Il compito che ci è stato assegnato, in un contesto che tra l’altro si sta sempre più rivelando come uno dei più critici che abbia mai vissuto il nostro territorio, è davvero difficilissimo; ciò che finora ci ha accumunato, e che crediamo continuerà ad unirci, è la condivisione di un unico obiettivo, quello di lavorare al meglio, magari in sordina e lontano dai riflettori e dalle polemiche strumentali della bassa politica, per dare risposte concrete e il più possibile efficaci ai bisogni urgenti e quotidiani delle persone, e insieme disegnare il progetto di nuovo welfare per i prossimi anni. Il fatto che non si sia sicuramente trattato di una menzogna diffusa ad arte, e ce ne dichiariamo certi, ma che invece si possa parlare di troppa superficialità nell’affrontare una questione che ha comunque una delicatezza e un rilievo politico e sociale notevole, non ci tranquillizza né ci consola. Una rettifica dei contenuti della risposta, non corrispondenti al vero e tuttora agli atti, sarebbe cosa estremamente gradita.

(Paola Bonilauri – Maria Costi – Francesco Cigarini)