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Federazione della Sinistra: Finale è ancora nella prima Repubblica


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Finale Emilia è rimasta nella prima Repubblica, quando si facevano i ribaltoni a discapito della volontà popolare senza che nessuno sentisse il dovere morale di dimettersi e riconsegnare la parola agli elettori.

Con l’ultimo consiglio comunale è stata formalizzata l’alleanza tra Pd, Psi e Udc, rappresentata dal Sindaco Soragni, portando ufficialmente in maggioranza l’UDC e tradendo la volontà degli elettori che hanno scelto un sindaco espressione di una coalizione di centrosinistra che oggi non esiste più.

Un’alleanza incredibile, che unisce forze politiche che a livello provinciale e regionale sono su fronti opposti, tenute assieme solo dalla condizione di “dipendenti della politica” in cui si trovano diversi esponenti della maggioranza.

Nulla scuote il torpore in cui è caduto il Pd finalese, il partito di maggioranza relativa che avrebbe il dovere di porre fine a questa imbarazzante vicenda che ridicolizza Finale agli occhi dell’intera provincia di Modena. Nemmeno le dimissioni dell’Assessore Pd Zavatta sono servite a svegliare il Pd, prigioniero di un Sindaco che piega la macchina comunale, e lo stesso Pd, unicamente alla promozione della propria immagine.

Solo poche settimane prima del voto il Pd affermava sul suo sito web: “la maggioranza che regge l’amministrazione non può essere modificata a un anno dal voto. La scelta di Soragni di aderire all’UdC non impegna in alcun modo il Pd”. Come al solito i vertici del Pd si sono dimostrati inaffidabili, incapaci di mantenere gli impegni assunti.

Entrando poi nel merito degli obiettivi che la nuova maggioranza si pone questi non sono realizzabili: per i temi più urgenti i cittadini devono sapere che per sostenere le famiglie colpite dalla crisi a bilancio non c’è un euro, che la riconversione dello zuccherificio in inceneritore è sbagliata e non si farà per la indisponibilità degli agricoltori, che il cantiere di ristrutturazione del Castello è fermo da mesi per problemi con la sovrintendenza ed è servito solo come spot per la campagna elettorale.

Facciamo appello ai militanti del Pd, alle forze politiche e sociali della sinistra finalese per dare una scossa a questa situazione e costruire in vista delle prossime elezioni un polo della sinistra capace di aggregare le forze più avanzate della sinistra finalese e invertire il declino politico in cui è precipitato Finale Emilia. La Federazione della Sinistra si mette a disposizione di questo progetto.

La Federazione della Sinistra di Finale Emilia il 1 maggio sarà ai giardini pubblici di Finale per tutta la giornata per distribuire i prodotti del gruppo d’acquisto popolare per contrastare il carovita e raccogliere le firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua pubblica.

(Federazione della Sinistra di Finale Emilia)