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Protesta contro Cie, giovani interrompono messa Duomo Modena


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Un gruppo di giovani con megafono ha interrotto la messa delle 11 nel Duomo di Modena, protestando contro i Centri di Identificazione ed Espulsione. I manifestanti hanno gridato frasi contro l’ associazione La Misericordia e il suo presidente Daniele Giovanardi, che gestisce i Cie di Modena e Bologna. I ragazzi sono stati fatti allontanare in fretta dal Duomo, una volta fuori dalla cattedrale si sono dispersi nelle strade del centro storico. Sarebbe stata fermata una ragazza. Sul fatto è intervenuto il sen. Carlo Giovanardi che ha parlato di un ”continuo stillicidio di azioni violente e provocatorie” che prende di mira il volontariato cattolico.

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“Desidero esprimere alla Chiesa modenese e al dottor Daniele Giovanardi la mia personale incondizionata solidarietà e quella di tutto il PDL per le offese calunniose e vigliacche “ragliate” al suo indirizzo da un gruppo di balordi durante la celebrazione della santa messa domenicale”. Ad affermarlo il vicecoordinatore provinciale vicario del PDL, avvocato Enrico Aimi, che ha aggiunto: “gli uffici legali del PDL sono a disposizione per ogni iniziativa volta ad assicurare alla giustizia gli autori dei reati commessi – minaccia aggravata, ingiurie e interruzione di celebrazione religiosa – e per richiedere il risrcimento dei danni a questi esagitati qualora fosse devoluto in beneficienza. Il gesto grave compiuto da questi “vendicatori della domenica” dimostra un’arroganza, un’assenza di rispetto e una vigliaccheria, conseguenza di una cultura violenta e di un fanatismo antiteista che trova purtroppo a Modena terreno fertile. Siamo certi che gli autori del demenziale blitz saranno assicurati fin dalle prossime ore alla giustizia . Ci auguriamo però che questa volta non insorgano a loro difesa i soliti pseudo intellettuali, sociologi e cattivi maestri, specializzati nel lancio del “fumogeno giustificativo” che sprigiona le nebbie di improbabili responsabilità della società, del governo e, perchè no – tanto per condire – anche di Silvio Berlusconi. Si incomincino ad assumere anche quei provvedimenti che il testo unico delle leggi di pubblica sicurezza prevede, coniati apposta dal legislatore per stroncare sul nascere e arginare questi fenomeni, commessi il più delle volte da invasati che vanno “monitorati” e ai quali devono essere imposte anche delle regole. Per il luogo scelto, le modalità dell’azione e i contenuti delle minacce, il fatto rappresenta un segnale inquietante di quanto alta sia la febbre in città. Così se ci fosse un “asinometro”, capace di misurare il tasso di stupidità che si respira in certi ambienti – a volte anche solo sopportati ma in alcuni casi anche coccolati da certa sinistra – avremmo l’amara sorpresa di scoprire che in queste realtà le “orecchie di pelo” sono molto più lunghe che altrove. Il Centro di identificazione ed espulsione non può essere chiuso – ha concluso Aimi –  anzi andrebbe addirittura ampliato, per consentire di avviare al Paese di provenienza le migliaia e migliaia di irregolari che hanno trovato in queste realtà un apparato logistico funzionale alla clandestinità, complici le politiche fallimentari in tema di sicurezza e di accoglienza attuate da una sinistra ancora troppo prigioniera delle ideologie”.

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“Interrompere una funzione religiosa, minacciare, lanciare volantini provocatori mentre si celebra la messa nel Duomo di Modena è un episodio grave, che non può essere in alcun modo sottovalutato. La campagna d’odio nei confronti dei CIE e di chi li gestisce sta toccando punte davvero inaccettabili”. Così l’On. Avv. Isabella Bertolini, della Direzione Nazionale e Coordinatore provinciale del PDL di Modena. “Chi in questi anni ha continuato a ripetere che i centri d’identificazione ed espulsione sono dei lager porta gravissime responsabilità. E’ bene invece che il Governo continui con quanto stabilito, ossia far aprire nuovi CIE per consentire di rimpatriare chi non ha il diritto di stare nel nostro Paese. Oggi per Modena è stata scritta una brutta pagina, solidarietà quindi alla Chiesa modenese, alla Misericordia e al Dottor Daniele Giovanardi”.