Home Bassa modenese Soragni replica sulla questione Finale Emilia e la legittimazione nell’Udc

Soragni replica sulla questione Finale Emilia e la legittimazione nell’Udc


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Sono ormai stanco dei continui attacchi che il consigliere provinciale Vicenzi e il consigliere comunale di Modena Torrini continuano a riservarmi. Finora, anche per cercare di entrare nell’Udc in punta di piedi, avevo deciso di soprassedere, convinto che l’astio si sarebbe sgonfiato col passare del tempo e che l’intelligenza politica avrebbe prevalso. Ed invece, a distanza di un mese dalle elezioni regionali, Vicenzi ribadisce che io non rappresento il partito per cui ho fatto campagna elettorale, risultando tra l’altro il più votato in Emilia Romagna e raccogliendo preferenze in 45 Comuni. Tutti i partiti dicono che bisogna curare la territorialità, ma poi, evidentemente, quando il territorio manda un chiaro segnale di sostegno e di apprezzamento diventa una fonte di critica piuttosto che un valore aggiunto. E allora rispondo a Vicenzi dicendo che sono stati gli elettori e gli stessi cittadini di Finale, votando Udc, a garantirmi quel consenso che mi permette di concordare col Pd un accordo per portare a termine la legislatura rispondendo alle esigenze delle famiglie in difficoltà e continuando a seguire quotidianamente le questioni del mio paese senza affidarlo ad un commissario.

L’accordo con il Pd non è però soltanto una mia iniziativa personale, ho avuto una legittimazione dai vertici nazionali del partito che, dico io, hanno voglia di una classe dirigente nuova, che stia tra la gente e risponda alle esigenze della gente e non pensi che l’Udc sia soltanto una cosa propria da amministrare in famiglia. Non a caso è in atto un’operazione di riorganizzazione radicale al centro ed in periferia che già si legge con le aperture verso l’ala cattolica del Pd.

(Raimondo Soragni)