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Osservatorio Geofisico: Maggio è un mese statisticamente piovoso


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All’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia aprile 2010 è stato un perfetto esempio di mezza stagione dimenticata: la temperatura media mensile è stata di 13.0°C, sostanzialmente nella media.Le piogge ammontano a 62.1 mm in 8 giorni con precipitazioni, poco sopra la media che è di 56.6 mm, mentre il mese dovrebbe vedere 10 giorni con precipitazioni misurabili, ma anche queste sono fluttuazioni normali per la statistica.

I primi 4 mesi dell’anno indicano a Modena una media di 7.6°C, esattamente in linea con quanto ci si aspetta in base alle statistiche del trentennio 1971-2000, ma costituita in realtà da due netti opposti: 30 giornate sono classificabili come “anomale calde” e 26 come “anomale fredde”, segno di un anno veramente bizzarro in cui, non appena cessano i pur intensi flussi freddi, le temperature ritornano non solo nella media, ma velocemente si portano anche a valori piuttosto anomali per la stagione. 44 le giornate perturbate da precipitazioni, 10 più della media, l’anno scorso andò anche peggio in quanto nei primi quattro mesi furono addirittura 56.

“Bizzarrie che continuano – spiega Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – in questi primi giorni di maggio, che si era aperto con 25.3°C di massima il primo del mese, temperatura piacevole e gradita ma che, come dicono le statistiche, era di ben 5°C superiori alla media. Così all’arrivo del peggioramento dovuto all’approfondimento di una saccatura dal nord Atlantico lo sbalzo termico è stato particolarmente avvertito: ieri, 4 maggio, i termometri scesi a 13.7°C di minima e 19.7°C. Decisamente più fresco ma valori che, di fatto, corrispondono a quelli che sono i riferimenti medi del periodo 1971-2000. Sotto controllo, per così dire, anche le piogge: a Modena si sono raccolti 15.1 mm ieri e complessivamente 19.4 mm da inizio mese”.

Maggio, nonostante il caldo precoce a cui ci siamo forse assuefatti negli ultimi anni, giova ricordarlo, è un mese piovoso, dalle statistiche ci si aspettano mediamente 52.9 mm e ben dieci giorni di pioggia. Così non stupisce più di tanto il persistere dell’azione della depressione mediterranea “Ulrike”, che manterrà tempo instabile, a tratti perturbato per tutta la settimana.

Oggi mercoledì 5 maggio avremo, infatti, cielo coperto e piogge frequenti, con scrosci alternati a pause e temperature che faticheranno a salire oltre i 18°C.

Giovedì 6 e venerdì 7 maggio la fase più acuta sarà accantonata, ma il tempo resterà poco affidabile: irromperà aria più fredda in quota e così le parziali schiarite si alterneranno a dense e cupe nubi con temporali improvvisi, soprattutto al pomeriggio, in qualche caso anche forte ed occasionalmente accompagnati da grandinate e perfino qualche nevicata alle quote più alte dell’Appennino (1600-2000 metri).

Decisa rinfrescata delle temperature minime, in calo anche a 6-8°C nelle notti più serene, e massime in genere sotto i 18°C.

Allungando lo sguardo al fine settimana si intravede una timida ripresa delle temperature che torneranno a portarsi ai 20-22°C tipici della stagione, con un tempo però ancora tipicamente variabile primaverile. Per il momento nessuna ondata di caldo precoce è in vista.

“Per il caldo – afferma Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – possiamo ancora attendere ed in fondo è meglio così, per una volta, le stagioni fanno il loro corso, incluse le dimenticate mezze stagioni”.