Home Modena Policlinico Modena: Neonatologia è tornata negli storici locali al 7° piano

Policlinico Modena: Neonatologia è tornata negli storici locali al 7° piano

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Ad elevati standard prestazionali che ne fanno uno dei reparti migliori in Italia, la Struttura Complessa di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena ora può anche vantare livelli di accoglienza ed ospitalità di assoluta eccellenza, grazie alla conclusione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione che dal 28 agosto 2009 hanno interessato la struttura, che era stata temporaneamente sistemata nel periodo di esecuzione delle opere presso i locali al piano terra dell’ex Pronto Soccorso Generale.

Da martedì 4 maggio 2010 medici, personale e piccoli neonati hanno finalmente potuto far ritorno nei locali “storici” al 7° piano (ingresso 1).

I lavori hanno permesso di adattare il reparto alle nuove esigenze. Nel corridoio opposto verso l’atrio centrale sono stati ricavati uno spazio deposito, un locale per la pulizia delle incubatrici ed attrezzature, un ambulatorio visite, un ambulatorio/laboratorio di elettroencefalografia e per lo studio del sonno del neonato e del lattante.

La Struttura Complessa di Neonatologia si articola in nove stanze, di cui due dedicate all’isolamento di neonati affetti da specifiche patologie. Vi sono 8 posti di terapia intensiva e 12 posti di elevata assistenza. Le stanze sono collegate, attraverso ampie vetrate, ad un atrio centrale attrezzato con una grossa “consolle”, dotata di telefoni e postazioni con personal computer. Tutto attorno al reparto corre un ampio corridoio con vetrate che permettono ai parenti di vedere i piccoli neonati, accolti nelle incubatrici o nei lettini.

L’intervento attuale completa quello dell’ottobre 2007 quando venne inaugurata <l’area genitori> intitolata a Luciano e Riccardo Pavarotti.

Il costo complessivo di tutti gli interventi posti in essere è stato di 2.756.000,00 euro, utilizzati per arredi, edilizia e tecnologia. I lavori sono stati finanziati attraverso la donazione della famiglia Pavarotti (€ 1.000.000,00) e da risorse proprie dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (€ 50.000,00) e dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria (€1.665.000,00).

“Grazie a questo intervento – ha commentato il dottor Stefano Cencetti, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena – la Neonatologia del nostro ospedale può confermare il proprio ruolo di struttura d’avanguardia tanto nelle cure che nella funzionalità e razionalità degli spazi occupati con percorsi studiati in maniera tale da contenere o eliminare per quanto possibile i disagi connessi all’attività svolta. Tra degenze (700mq), atrio (100mq), area genitori (155mq) e spazi ambulatoriali di supporto (180mq) il reparto arriva oggi a disporre di 1.140 metri quadri”.

Con gli interventi di riorganizzazione effettuati la Struttura complessa di Neonatologia, che ricovera ogni anno una media di 400 bambini per un periodo di degenza che si protrae all’incirca per 15 giorni, sarà in grado di soddisfare ancora più compiutamente i requisiti previsti dalle norme internazionali di accreditamento delle strutture sanitarie, ma anche di accelerare sulla strada di quel processo di umanizzazione che è tra gli obiettivi della direzione del Policlinico di Modena e che – per quanto riguarda questo particolare reparto – sono stati intrapresi fin dai primi anni ’90 con l’apertura del medesimo per tutto l’arco della giornata e lo sviluppo di funzioni dedicate a valorizzare la presenza dei genitori ed il benessere dei piccoli ospiti.

L’attenzione all’aggiornamento ed al confronto con esperienze internazionali, accompagnati dai continui interventi di miglioramento strutturali e tecnologici ed alla preparazione dei suoi medici e del suo personale infermieristico, la Struttura Complessa di Neonatologia del Policlinico di Modena è tra quelle che a livello italiano ed internazionale ha raggiunto le performances più brillanti dal punto di vista dei tassi di mortalità.

Per i bambini di peso inferiore ai 1500 grammi (VLBW, che sta per Very Low Birth Weight, neonati di peso molto basso) la percentuale di sopravvivenza è passata dal 62,5% nel 1991 al 90,5% nel 2008 con tassi di mortalità (indice VLBW) attuali pari al 9,5%, decisamente interiori sia ai tassi regionali (15,2%) che nazionali (15%) ed internazionali (16%).

Anche per i casi più complessi come i bambini inferiori ai 1000 grammi (ELBW, che sta per Extremely Low Birth Weight, cioè nati con peso estremamente basso) la speranza di vita a Modena ha segnato progressi davvero significativi. Se nel 1991 la loro possibilità di sopravvivenza non superava il 33,4% nel 2008 ha potuto raggiungere il 78,3%. Se confrontiamo il dato della mortalità ELBW con quello delle neonatologie italiane e mondiali, vediamo che Modena vanta un indice di mortalità del 21,7% contro una media nazionale del 30,9% ed internazionale del 31,1%.

L’ingresso ufficiale nei locali storici ristrutturati sarà ricordato e festeggiato alle ore 20.00 nel corso della manifestazione “Giganti del pallone per Pollicino” che si terrà lunedì 10 maggio al Palapanini di Modena alla presenza del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Stefano Cencetti, del Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi, del Direttore della Struttura Complessa di Neonatologia Fabrizio Ferrari, dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena Francesca Maletti, del Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini di Nicoletta Mantovani e del Presidente dell’Associazione <Pollicino> Prandini.

Descrizione dell’intervento (settembre 2009 – aprile 2010)

La ristrutturazione del reparto ha previsto una ridistribuzione degli spazi con recupero a “degenza” di aree in precedenza destinate a “circolazione”. In particolare la superficie delle degenze, da 155 mq., è aumentata fino a 220 mq. con un incremento di quasi il 50% della dotazione.

Si è poi migliorata la qualità delle finiture, di concerto con i sanitari, ponendo molta attenzione alla cromaticità ed alla gradevolezza degli ambienti ed al coordinamento con i colori degli arredi; si sono migliorati il confort ambientale e l’asepsi; si è proceduto all’adeguamento degli impianti alle più recenti normative.

Anche per quanto attiene alle attrezzature si è continuato nel rinnovamento. In due delle sale si è proceduto alla sostituzione dei pensili con dei “Totem”, incrementando il numero di prese elettriche, dei gas e dei dati disponibili e migliorando l’accessibilità degli operatori alle culle. Si è dotato tutto il reparto di arredi molto funzionali e gradevoli, scelti con la collaborazione continua del personale di reparto, integrando l’arredo con stampe e disegni coordinati. Nell’ambito di questo intervento si è proceduto, per la parte soprastante il reparto, al rifacimento di parte della copertura e dell’isolamento del fabbricato.

Precedentemente si era provveduto ad adeguare l’OBI (Osservazione Breve Intensiva) e l’ex Pronto Soccorso per la sistemazione del reparto di Neonatologia in modo da consentire che l’attività potesse svolgersi senza interruzioni.

Il tempo complessivo dell’intervento, al 7° piano, è stato di sette mesi.