Home Politica Cardone (Psi) su Unità Operativa di Ortopedia 1 – nuovo Ospedale di...

Cardone (Psi) su Unità Operativa di Ortopedia 1 – nuovo Ospedale di Sassuolo


# ora in onda #
...............




Anche stavolta, i soliti noti, ci sono riusciti,con il silenzio degli organi istituzionali,associazioni di categoria, sindacati, medici di base e di vertice, parrocchie, volontari, curve, quindi di tutti, ad “amputare“ l’Ospedale di Sassuolo attraverso la chiusura della Unità Operativa di Ortopedia 1 (chiamamola Ortopedia di base ).

Ancora una volta è prevalso il “metro“ ragionieristico nel sistema sanitario locale, rinvenibile in una interessante documentazione che sta smascherando, un ben pagato dirigente di una Azienda Sanitaria Pubblica e “mentitore istituzionale”. E’ documentato che il “mentitore istituzionale”, ha preso per i “fondelli” una Istituzione (Consiglio Comunale di Sassuolo) sia per iscritto che verbalmente.

Ai fini della chiarezza e per le responsabilità politiche e gestionali è utile sapere che il Nuovo Ospedale di Sassuolo spa è governato da un Consiglio di Amministrazione, il cui Presidente ed Amministratore è un ex dipendente della ASL,  residente a Carpi , dove è presente, tra gli altri, non sappiamo chi lo ha proposto, anche un Sindaco di un Comune Montano della Valle del Secchia, che se ben ricordiamo dovrebbe essere un medico dipendente o ex della ASL.

Tutto scorre! A Sassuolo, si continua a parlare di altre cose, si fa polemica su tutto (compreso l’impiparsi dei fatti di casa altrui), ma dello “scippo” di un reparto ospedaliero… niente! Stranamente nemmeno la, sempre, attenta stampa locale si è interrogata sul fatto specifico. Non abbiamo sentito neanche le Istituzioni primarie del Distretto (Fiorano, Formigine, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano, Frassinoro) i cui cittadini sono potenziali utenti dell’Ospedale…

Che l’azienda modenese avesse maturato un notevole “buco“ nel bilancio era noto anche ai sassi e solo una pratica contabile “creativa“ nella forma, ma a carico dei cittadini nella sostenza, ha consentito di coprire le “vergogne“. Notevoli i debiti che l’azienda ha nei confronti del Comune di Sassuolo (€ 3.400.000) e che paga i fornitori ad “un anno“.

La pratica dei “vasi comunicanti” tra dirigenza pubblico-privata è una caratteristica del nostro sistema sanitario locale, basta vedere le trasmigrazioni dall’impiego pubblico agli incarichi privati.

A parte questi insignificanti dettagli, il fatto: una scelta programmatica, giuridicamente assunta in sede di Pal (Piano Attuativo Locale), confermata, dal Direttore Generale dell’Azienda USL, con dichiarazione, agli atti, del 2005, è stata disattesa con motivazioni illogiche sul piano politico-sanitario, come è stato eluso il contenuto della delibera della Giunta Regionale 139/2009, avente per oggetto la “conversione in regime ordinario della sperimentazione dell’Ospedale di Sassuolo”, che stabiliva un principio basilare: “garantire il perseguimento della mission pubblica della società“.

E’ chiara la motivazione addotta per la chiusura ed è riferita, principalmente, al c/economico, con il colpevole assenso della Direzione dell’Azienda che doveva vigilare sulle indicazioni della Regione e con lo strano silenzio della Conferenza Sanitaria Provinciale.

Se vogliamo parlare di c/ economico siamo in condizione di misurarci,anzi cominciamo a chiedere di motivare la proliferazione di servizi e farci sapere se sono coerenti con il PAL. Sarebbe interessante conoscere non solo i numeri dal punto di vista ambulatoriale, ma anche quanti interventi sono stati praticati in “day hospital“ nelle specialità di Angiologia ed Otorino, visto che sono “branche specialistiche“ facilmente sconfinabili nella competenza “estetica“.

Sarebbe interessante, per la “proctologia“ vedere il c/economico e con quale motivazione fu istituito il servizio.

Come è noto un intervento catalogato patologico è a carico del Servizio Sanitario Nazionale e non è raro il caso che la parte non coperta e quindi a carico dell’utente,venga scaricata dalle tasse.

Non abbiamo capito due Radiologie.

L’elenco sarebbe lungo, corriamo il rischio di annoiare, ma bisognerebbe tenere conto che l’Ospedale di Sassuolo ha una competenza di “base” . Un “culo”, non crediamo siano tanti, può essere trattato nella rete provinciale (Policlinico o Baggiovara) , un bel “nasino” lo si può fare in una struttura privata, una bella “coscia“, priva di inestetismi, sempre in una struttura privata, questa dovrebbe essere la regola generale, mentre una frattura di femore, o meglio la classica ortopedia e traumatologia, dovrebbe essere trattata a Sassuolo, da personale competente, come giustamente diceva, nel 2005, il Direttore Generale.

L’Ospedale, sta dando buone prestazioni in termini quanti-qualitative, grazie alla competenza, abnegazione, sacrifici personali e di equipe, degli operatori, umiliati, però, da una gestione fallimentare, tutta interessata al c/economico , che taglia su tutto con il coltello da macellaio. Pensate solo all’assurdità dei due contratti per i medici che lavorano fianco a fianco : il medico pubblico è legato alla esclusività del rapporto e con attività libero professionale controllata,  il medico libero professionista può fare quello che vuole (può andare a fare attività professionale dove vuole).

Possiamo capire, anche, certi “amici“ attualmente in quiescenza, dopo la “logorrea“ elettorale, quando in forze si erano posti in difesa del sistema sanitario e dell’ospedale di Sassuolo, oggi sono alla ricerca di equilibri interni ai partiti di appartenenza, nelle amministrazioni regionali e locali. Oggi sono impegnati nella battaglia per le nomine nelle Fondazioni Bancarie ed Enti collaterali. La sanità è stata retrocessa a rango inferiore, per ora, ma siamo certi che la lotta riprenderà quando ci saranno da “nominare“ i Direttori Generali. Aspettiamo fiduciosi la revoca del provvedimento di chiusura di Ortopedia 1 ed una serio confronto sul nuovo PAL ed un interessamento dei “legionari“ attivi nella campagna elettorale.

Mario Cardone – Direzione Provinciale Partito Socialista Italiano Modena