Voci incontrollate hanno inserito il Pubblico Registro Automobilistico tra gli enti da abolire nell’ambito dei tagli della spesa pubblica. Il PRA è un istituto previsto dal codice civile ignorando che quest’ultimo non grava, neanche per un solo centesimo, sulle casse dello Stato.
“Il Pra si autofinanzia attraverso l’erogazione di molteplici attività e prestazioni a favore del cittadino e per i principali soggetti della pubblica amministrazione, comprese Magistratura e Forze dell’Ordine – lo ricorda il presidente Orlandi facendo riferimento ad una nota dell’ACI- Il Pra non è un doppione della Motorizzazione Civile che, invece, è finanziata dallo Stato. Completamente differenti sono gli obiettivi e le finalità dei due organismi. Il Pra collabora con la Motorizzazione Civile per realizzare e gestire gli innovativi servizi di qualità, nel settore delle pratiche automobilistiche e per sviluppare una completa automazione”.
Un esempio per tutti è lo Sportello Telematico dell’Automobilista che consente il rilascio in tempo reale dei documenti necessari per la circolazione.
“Il PRA non fa parte del bilancio dello Stato. I suoi costi, dal personale, al finanziamento e allo sviluppo del servizio sono integralmente pagati dall’ACI. – conclude Orlandi-, Il Pra non riceve soldi dallo Stato. Chiederne l’abolizione è una “monotona” litania, in completa antitesi con i numerosi riconoscimenti ricevuti da parte delle istituzioni statali ed i premi sulla qualità del servizio. Il Pra ha un ruolo essenziale a beneficio dell’ intera collettività”.