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Reggio, Mondinpiazza 2010: le risposte del sindaco Delrio alle domande degli studenti


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In occasione della Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo promossa dall’Unesco, gli studenti degli istituti superiori reggiani sono stati protagonisti, oggi in Sala del Tricolore, di un Question time organizzato dal Comune di Reggio e dal Centro interculturale Mondinsieme nell’ambito di Mondinpiazza 2010, la tre giorni (da oggi a domenica 23 maggio) dedicata quest’anno all’Interculturalità.

I rappresentanti dei 150 studenti – delegazioni delle scuole Filippo Re, Bus Pascal, Matilde di Canossa, Chierici, Ipsia Lombardini, liceo scientifico Aldo Moro, istituti Motti, Don Zefirino Jodi, Scaruffi- Levi–Tricolore e Secchi – presenti nella storica sala hanno posto al sindaco Graziano Delrio e a Marco Busetto, collaboratore alla direzione Cultura del Consiglio d’Europa una decina di domande sui temi come dialogo interculturale, diversità, immigrazione, educazione, salute, civismo e crisi economica, sulle politiche che Reggio e l’Europa attuano su questi argomenti. All’incontro erano presenti l’assessore a Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini e il responsabile del Centro Mondinsieme, Adil El Marouakhi. Con il Question time si concludono le attività di educazione interculturale che il Centro Mondinsieme realizza in collaborazione con le scuole medie superiori, per l’anno scolastico 2099-2010.

EDUCAZIONE E SALUTE – “L’educazione – ha detto il sindaco Delrio, rispondendo alle domande sul tema – è un diritto per tutti, così come il diritto alla vita e alla salute. Per questo in Italia esiste un Sistema sanitario nazionale per tutti. Questi diritti non si possono ‘tagliare’, riducendo le risorse a loro disposizione. In questo periodo di crisi, molti genitori, in cassa integrazione o disoccupati, faticano a pagare la retta per il nido o la scuola d’infanzia dei figli. Ogni bimbo ‘costa’ 900 euro al mese, non tutti questi soldi vengono pagati con le rette. Noi abbiamo ridotto, in proporzione al reddito, le rette d’iscrizione a nidi e scuole d’infanzia. A Reggio il 40 per cento dei bambini da zero a tre anni è iscritta al Nido e il 90 per cento alla scuola d’infanzia. Vogliamo che questi numeri, che ci pongono come una positiva eccezione in Italia, restino tali e anzi migliorino. Questo è un esempio concreto di come ogni bimbo possa aver diritto concreto a frequentare la scuola d’infanzia. A Reggio ci sono vari servizi pubblici per le persone. E’ una cosa preziosa e giusta. Ma deve essere chiaro, d’altro canto, che ciò non può essere gratuito: ogni servizio deve poter essere pagato. In tal modo, tutti possiamo comprenderne l’importanza”.

DIVERSITÀ E CIBO – “Continuo a difendere il valore della diversità. La diversità non è un problema, ma un’opportunità – ha detto Delrio – La diversità diventa opportunità di confronto, scambio e discussione, in particolare tra giovani, come dimostrate voi oggi qui. La diversità è opportunità di libertà, anzi la libertà è difesa soltanto quando c’è diversità. Vi faccio un esempio sulla diversità come valore positivo: emigrando, in tanti, in America, gli italiani portarono la pizza. All’inizio quel prodotto faceva ridere gli americani, era così diverso dai loro cibi. Poi ne scoprirono la qualità, la bontà e la pizza è diventata un alimento mondiale. Un grande dialogo, un grande scambio, una vicinanza e anche simpatia attraverso il cibo. E la scoprirono quando gli italiani cominciarono a tenere in ordine i loro locali, quando i locali si presentavano puliti e accoglienti. Così può essere per i kebab che si aprono oggi qui a Reggio. Il kebab è un alimento squisito, ma poco consumato: forse se tutte le rivendite di kebab fossero più accoglienti, come lo sono alcune, si venderebbe e consumerebbe più kebab, e si avrebbe un nuovo luogo di scambio tra persone”.

GHETTI E DIVERSITÀ COME RISORSA: VEDERE E TOCCARE – “I luoghi della differenza – ha proseguito il sindaco Delrio rispondendo ad altre domande dei ragazzi – devono essere aperti, accessibili, devono poter essere visti e toccati: è fondamentale per conoscersi, così si scopre che la diversità è una risorsa. Non devono essere luoghi di paura, non devono essere ghetti. Cosa fa il Comune per evitare i ghetti? La scuola e la piazza sono i centri principali di ogni luogo urbano. Il Comune apre scuole e piazze, la più recente è quella realizzata nel quartiere della stazione: prima di tutto un luogo di incontro e relazione fra persone e culture. Negli interventi edilizi, inoltre, prevediamo la realizzazione di quote di immobili ad affitto basso, diffuse su tutto il territorio, in modo che non si creino quartieri chiusi, gruppi di immobili che diventano appunto ghetti”.

INFORMAZIONE – Delrio: “L’informazione, la comunicazione e la creatività sono fondamentali per dare un’immagine positiva degli immigrati. Perciò le campagne informative e di comunicazione sui temi dell’immigrazione sono molto importanti”.

CRISI ECONOMICA E SOCIETÀ – Cosa fa il Comune di Reggio per aiutare i cittadini in tempo di crisi? “La crisi che stiamo attraversando – ha risposto Delrio – è pesante. Il fatturato delle aziende è calato fino al 60 per cento. Più di 20.000 persone hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione. Il Comune ha bloccato le tariffe dei suoi servizi; riduce le rette nei nidi e scuole d’infanzia comunali in base al reddito; ha creato con le banche fondi di garanzia per la rinegoziazione dei mutui e per prestiti sull’onore; ha creato un fondo per gli affitti; con Enìa consente la rateizzazione delle bollette di gas e acqua e ha creato un fondo sociale dedicato; ha raggiunto un accordo con i piccoli proprietari di immobili per la moratoria degli sfratti, sono 500 quelli dichiarati esecutivi dal tribunale. Inoltre, partecipiamo al Tavolo sulla crisi aperto dalla Provincia. Fra gli altri Enti, la Camera di commercio ha reso disponibili risorse a fondo perduto per le imprese in difficoltà”.

PARI OPPORTUNITÀ – Delrio: “Le pari opportunità sono un valore fondamentale per tutti, indistintamente, per la famiglia e per la donna. Le donne hanno diritto al lavoro, senza differenze. Le scuole d’infanzia hanno anche questo obiettivo: consentire alle madri di lavorare, lasciando i figli in buone mani”.

RAZZISMO – “Le leggi razziali – ha concluso il sindaco Delrio – nascono quando la società civile tace, quando è indifferente. Chi tace diventa complice. E allora, può succedere il peggio. Vorrei che fosse bandita la parola ‘integrazione’, perché ha un po’ il significato di annessione. Preferisco la parola ‘diffusione’: essere diffusivi, diffondere valori condivisi da tutti e alla base della vita civile, diffondere le proprie diversità e confrontarle è un esempio di dialogo, di interculturalità, di confronto senza prevaricazioni, di essere comunità. Se voi sarete parte di questa comunità, ne sarete protagonisti”.

Marco Busetto, collaboratore alla direzione Cultura del Consiglio d’Europa, ha risposto invece alle domande su interculturalità ed Europa e del Network nazionale delle città interculturali che si costituisce a Reggio Emilia.

INTERCULTURALITÀ – “Con il Libro bianco sul dialogo interculturale – ha detto fra l’altro Busetto – il Consiglio d’Europa, che si occupa prioritariamente dell’affermazione e tutela dei diritti umani, ha voluto porre in evidenza il valore del dialogo fra culture, sempre più importante nella società contemporanea. Le domande sul come vivere assieme sono sempre più facili delle risposte. Vi sono modelli di politiche differenti verso l’immigrazione: c’è il modello assimilazionista, c’è il multiculturalismo e c’è appunto l’interculturalità, fondata sul dialogo, sullo scambio, sull’apertura. Ci sembra un approccio interessante e innovativo, che a Reggio viene recepito”.

IL NETWORK NAZIONALE – Busetto ha fatto poi riferimento al Network nazionale delle città interculturali che sarà presentato domani a Reggio, al teatro Municipale, dalle ore 10, nel convegno “Città di incontro. Incontri di città”, a cui parteciperanno il sindaco Delrio; Gabriella Battaini Dragoni, direttore generale per l’Educazione, la cultura e lo sport del Consiglio d’Europa; Franco Pittau, coordinatore Dossier statistico sull’immigrazione Caritas Migrantes; e lo stesso assessore Corradini. I Comuni che aderiscono, firmando un accordo, alla rete di collaborazione e scambio di esperienze su interculturalità, integrazione e politiche per l’immigrazione sono quelli di Reggio Emilia, Torino, Padova, Bari, Genova, Firenze, Viareggio, Lodi, Fermo, Senigallia, Riace e Svignano sul Rubicone.