Lunedì 24 maggio la Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Bologna alle 9.30 presenterà ai laureati del primo triennio la propria offerta formativa per il secondo livello degli studi accademici. L’evento si terrà presso gli impianti sportivi della “Record” (in via del Pilastro 8 ¬ – Bologna).
Per l’ intera mattinata la Facoltà aprirà agli interessati le proprie strutture, in particolare i laboratori di studio del movimento umano e gli impianti sportivi. Il fine dell’open day è quello di presentare l’offerta formativa della facoltà con i due nuovi corsi di Laurea Magistrale che la Facoltà ha attivato nella sede di Bologna, ovvero la “STAMPA-Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata”, e la “STAS- Scienze e tecniche dell’attività sportiva”, mentre il terzo CdLM in “MAMS- Management dell’Attività motoria e sportiva” ha sede a Rimini. La visita guidata alle strutture della Facoltà prevede dimostrazioni di utilizzo delle strumentazioni presenti nell’impianto e presentazioni dei piani di studio.
In particolare sarà dato risalto a ciò che caratterizza i due corsi di laurea Magistrale. La S.T.A.S. consente agli studenti di raggiungere una conoscenza approfondita dei programmi di allenamento e di preparazione fisica, ma anche di gestire un gruppo di atleti fino ad accompagnarli all’attività agonistica e, perché no?, anche ad alti livelli. Questo corso di laurea è indirizzato a tutti coloro che vogliono diventare allenatori, preparatori atletici, istruttori sportivi,dirigenti di club, addetti alla comunicazione sportiva ed esperti del movimento umano.
Il corso di laurea S.T.A.M.P.A. invece, ha una connotazione diversa,è indirizzato alla prevenzione delle malattie e al miglioramento della qualità della vita, al recupero post-riabilitativo degli infortunati per consentire loro di riprendere a pieno l’efficienza fisica, e inoltre fornisce competenze elevate per progettare attività motorie rivolte a persone diversamente abili. Questo corso è rivolto a coloro che intendono diventare operatori del wellness, o lavorare in strutture sanitarie socio-psico pedagogiche o divenire educatori psicomotori.
(Stefano Martelli, Ordinario di Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze motorie, Delegato del Preside per la Comunicazione sportiva)