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Bologna: ITALIANO.COM, progetto di alfabetizzazione linguistica per l’integrazione


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Condividere la definizione e la messa in atto di interventi efficaci per l’acquisizione della lingua italiana definendo buone prassi e modelli di azione da mettere a disposizione degli operatori che localmente erogano a cittadini stranieri servizi di alfabetizzazione linguistica: questo l’obiettivo del progetto ITALIANO.COM presentato oggi a palazzo Malvezzi.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Carisbo per un importo di € 148.600,00 ha visto la partecipazione a fianco del Settore Lavoro e Formazione della Provincia, dell’Istituto per l’Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili di Bologna e provincia, di Cofimp, di Enfap Emilia-Romagna e di IAL Emilia-Romagna.

Finora, su tutto il territorio provinciale ha coinvolto 457 iscritti cittadini stranieri a cui sono stati forniti 25 moduli formativi di lingua italiana di 40 ore ciascuno, attivati a fianco della raccolta dati.

«Per contrastare le diffidenze di stampo razzista che, in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo, si acuiscono nei confronti degli immigrati, progetti di integrazione linguistica e socio-culturale come ‘ITALIANO.COM’ costituiscono un segnale importante e un tassello verso il rafforzamento dell’autonomia dell’individuo che è alla base di un efficace inserimento nel tessuto sociale, attraverso un percorso che miri all’acquisizione della lingua italiana, con modalità didattiche differenziate e flessibili, rispondenti alle caratteristiche dell’utenza”. Con queste parole, l’assessore all’Istruzione della Provincia di Bologna Giuseppe De Biasi ha salutato questa mattina a palazzo Malvezzi i relatori.

«La collaborazione tra soggetti istituzionali abilitati alla certificazione dell’apprendimento – ha continuato l’assessore – ed enti/associazioni che, anche attraverso modalità più flessibili di formazione, agevolano l’inserimento lavorativo e sociale degli immigrati, potrà dar luogo alla realizzazione di un modello di sistema efficace che favorirà il processo di integrazione».