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Flc/Cgil Emilia Romagna: i diritti non vanno in ferie


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Continua e si intensifica la mobilitazione dei lavoratori della conoscenza. In tutte le Province della nostra Regione il 3 giugno sarà una giornata di lotta con manifestazioni, presidi e l’occupazione simbolica degli Uffici Scolastici Provinciali e di quello Regionale.

La FLC CGIL, con altre Organizzazioni Sindacali, insieme alle famiglie, agli studenti, ai ricercatori, ai precari e a tutti i lavoratori della conoscenza dice no al tentativo di distruggere scuola, università e ricerca operato da questo Governo prima con i tagli previsti nella finanziaria 2008 ed ora con la manovra economica appena varata.

Si tratta di interventi che rendono impossibile anche la gestione ordinaria di scuole e università e che disarticolano la ricerca pubblica nel nostro paese.

Tutti i settori pubblici sono particolarmente penalizzati. I Contratti nazionali sono bloccati per tre anni senza possibilità di recupero. I prossimi tre anni non avranno alcuna validità per la maturazione degli scatti di anzianità (nella scuola i gradoni), anche questi senza recupero. Si colpiscono i precari con il blocco del turn over e si tagliano ancora i fondi per il funzionamento.

Contro questa manovra la CGIL ha indetto una grande manifestazione nazionale a Roma per il 12 giugno.

Ancora una volta di fronte ad una crisi economica grave e fino ad ora sempre negata, il Governo interviene facendo pagare un conto salato ai lavoratori e ai pensionati, taglia i servizi e lo stato sociale e protegge chi si è arricchito indebitamente a scapito della collettività (evasori di vario genere, speculatori ecc,).

Di fronte a tutto questo l’unica preoccupazione di Governo e maggioranza è quella di cancellare un diritto fondamentale garantito dalla Costituzione: quello all’informazione. I cittadini non devono sapere e si vuole mettere il bavaglio alla libera circolazione delle informazioni e delle idee.

Ciò sta avvenendo in Parlamento con il disegno di legge sulle intercettazioni e avviene nella scuola e nei luoghi di formazione del sapere. L’ultimo esempio in ordine di tempo è rappresentato dalla nota del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna con la quale si è tentato di intimidire il personale della scuola statale.

Per questo la FLC CGIL Emilia Romagna:

– ribadisce il proprio no ai tagli a scuola università e ricerca;

– invita tutti i cittadini a mobilitarsi a difesa della Costituzione;

– chiede le dimissioni del Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale e il ritiro della nota che lede la libertà di pensiero e di espressione del personale della scuola;

– invita tutto il personale dei comparti della conoscenza, studenti e genitori a partecipare alle manifestazioni già programmate e a tenere alta l’attenzione anche nei mesi estivi.

(La Segretaria Generale FLC CGIL E/R Raffaella Morsia)