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Scuola Modena: la conferenza provinciale sui tagli


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Il prossimo anno scolastico, per la prima volta nella provincia di Modena, non saranno accolte tutte le richieste delle famiglie per il tempo pieno nella scuola elementare; sarà fortemente ridimensionato il tempo prolungato alle medie (con una riduzione prevista di 80 classi) e si preannuncia una situazione di sofferenza anche per le scuole dell’infanzia. Sono queste le criticità più significative, conseguenti ai tagli di organico e di risorse economiche per la scuola operati dal Governo, segnalate dai rappresentanti degli enti locali e delle istituzioni scolastiche modenesi nel corso della Conferenza provinciale di coordinamento, che si è svolta lunedì 14 giugno, presieduta dall’assessore provinciale all’Istruzione Elena Malaguti, alla quale è intervenuto il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Gino Malaguti.

«Il problema vero – ha affermato Elena Malaguti – è che il taglio dei docenti è stato imposto senza tenere in considerazione l’incremento della popolazione studentesca che registriamo sia in regione che in provincia. Ne risulta una discriminazione rispetto ad altre regioni dove invece gli studenti calano. Con l’ulteriore, paradossale, conseguenza di colpire maggiormente le situazioni più virtuose, come la nostra, e di disperdere l’importante patrimonio di competenze che abbiamo costruito. Inoltre – ha aggiunto l’assessore – la manovra, a differenza di ciò che avviene in altri paesi europei, non investe un euro sulla scuola».

In particolare, durante l’incontro, sono state messe in evidenza le difficoltà della scuola dell’infanzia e dei Centri territoriali permanenti (Ctp). Nel primo caso, dovute all’effetto combinato dell’incremento costante dei bambini, della carenza di offerta di sezioni statali e del taglio delle risorse agli enti locali, «lasciati soli a trovare risposte». Per quanto riguarda i Ctp, ai quali sono iscritte circa cinquemila persone, la riduzione degli organici colpisce i corsi di alfabetizzazione di lingua italiana per adulti stranieri e disperde competenze e specializzazioni acquisite dai docenti.

A fronte del previsto aumento di circa un migliaio di iscritti, per l’anno scolastico 2010/2011, nelle scuole modenesi di ogni ordine e grado è previsto un taglio di 212 docenti. Secondo i dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale, a Modena verranno infatti a mancare 128 docenti dell’organico di diritto alle superiori, 47 alle medie, 38 alle elementari, colpendo anche la formazione degli adulti.