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Dal Partito Socialista di Sassuolo una riflessione sulla ripartizione dell’8 per mille


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In queste ultime ore stiamo assistendo a notizie contrastanti provenienti da “oltre Tevere“ e da una Procura della Repubblica e sinceramente ci sta creando qualche, legittima, perplessità, tenuto conto del rispetto che portiamo ad una Istituzione quale la Chiesa Cattolica e tenuto anche conto degli accorati richiami del Pontefice,ai preti carrieristi e maneggioni.

Aspettiamo con fiducia le giustificazioni del Cardinale che fino a qualche anno fa “Papa Rosso” gestiva l’enorme patrimonio di “Propaganda Fide“ ed i rapporti con i gerarchi, di nuova generazione, e nel caso di specie non possiamo che dare ragione al Presidente del Consiglio, circondato da famelici “mariuoli“.

Siamo veramente presi ed emozionati dalla ottima pubblicità della CEI, sulle televisioni nazionali e locali, ad invito degli Italiani alla devoluzione dell’ 8 per mille alla Chiesa Cattolica per interventi a favore dei poveri Italiani e cittadini del mondo.

Dai documenti della CEI rileviamo che nell’anno 2009 sono stati liquidati alla Chiesa Cattolica 967.538.542,68 di euro, provenienti dalle scelte dell’ 8 per mille e destinati dalla CEI a:

– 381.300.000 all’Istituto Centrale per il sostentamento del Clero;

– 381.238.542.68 per le esigenze di culto e pastorale ( di cui 170.000.000 tutela e restauro beni culturali ecclesiastici)

– 205.000.000 per interventi caritativi

A parte la misera destinazione ai poveri, circa il 20 %, mentre circa l’80% viene destinato al sostentamento del clero.

Sorvoliamo sulla ripartizione “truffaldina“ delle scelte dell’ 8% per mille, non diamo la responsabilità alla Chiesa Cattolica, ma ad una strana metodologia di riparto. E’ provato che gli Italiani sottoscrivono circa il 35% delle preferenze alla Chiesa Cattolica, ma stranamente viene liquidato alla stessa circa l’ 80 % del totale.

Abbiamo letto il Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri 21 novembre 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 31 del 8 febbraio 2010 dove sono stati “divisi“ circa 44 milioni di euro provenienti dalle scelte degli Italiani a favore dello “Stato“.

La destinazione dell’ 8 per mille allo Stato, per legge, va ripartito per finalità umanitarie, per scopi di assistenza ed aiuti al volontariato.

Ebbene dei circa 10 milioni di euro assegnati al capitolo “beni culturali“, la maggior parte è stato destinato alla Chiesa Cattolica per il mantenimento e la ristrutturazione di beni ecclesiastici, quando questi potevano essere finanziati con i soldi già assegnati con il finanziamento ordinario per l’edilizia di culto e restauro.

Altra constatazione dei 14 milioni di euro assegnati all’Abruzzo la maggior parte è andato alla Chiesa Cattolica.

Interessante il parere del Presidente della Commissione Bilancio del Senato (Giorgetti) che ha rilevato che le richieste per l’intervento su tali beni ecclesiastici erano state presentate pre-terremoto e che bisogna intervenire per fare chiarezza sul sistema di destinazione.

Interessante, in negativo, la destinazione per la “fame nel mondo“ circa il 2% e per “l’assistenza ai rifugiati“ circa il 5 %.

(Partito Socialista Italiano Sezione di Sassuolo)