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Inquinamento da PM10: Modena e Reggio tra le 11 città italiane incluse nelle prime 30 europee


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Undici città italiane sono incluse nelle prime trenta città europee più inquinate da PM10 il particolato con diametro minore di 10 micron. Dopo la città di Torino si ritrovano Milano, Brescia, Padova, Modena, Bergamo, Pescara, Napoli, Venezia, Rimini e Reggio Emilia, con un numero di giorni di superamento maggiore di 50. Questo quanto emerge da ‘Qualità dell’aria nelle città europee. Anni 2004-2008’ diffuso oggi dall’Istat.

Fra le città italiane soltanto 10 hanno presentato nel 2008 un numero di giorni di superamento inferiore a 35: Bologna, Genova, Palermo, Perugia, Forlì, Trento, Firenze, Roma, Novara e Prato. Bologna, in particolare, è la città italiana con il livello d’inquinamento di PM10 più basso, con 5 e 2 giornate di eccedenza della soglia di 50 microgrammi/m3 nel 2007 e 2008 rispettivamente.

Napoli figura in testa alla graduatoria europea per il valore più elevato di concentrazione annua di biossido di azoto (66,6 microgrammi/m3, al di sopra del valore limite di 40 microgrammi/m3), considerato tra i responsabili delle piogge acide, che aumentano l’acidità dei terreni e la solubilità di alcuni ioni metallici, e contribuiscono al degrado dei monumenti.

Tra le prime 30 città europee maggiormente inquinate, secondo i dati Istat, più della metà, esattamente 17, sono italiane. Torino ha visto diminuire il valore dell’indice sintetico da 3,1 nel 2004 a 2,7 nel 2007, a 2,5 nel 2008. Milano presenta un valore dell’indice sostanzialmente stabile, pur con un leggero miglioramento nel 2008, anno nel quale evidenzia un superamento di 2,2 volte i limiti previsti.

Fra le capitali dei 23 stati dell’Unione europea presi in considerazione, Roma si colloca al 181esimo posto su 221, dopo Lubiana. Tallinn, Stoccolma, Helsinki e Dublino si collocano nei primi 10 posti tra le piu’ virtuose. Amsterdam si colloca all’81esimo posto, Londra al 108-esimo, Berlino al 119-esimo, Parigi al 127-esimo.

Nella classifica per Paese, costruita utilizzando i dati delle città presenti nell’analisi, ponderati con i valori della rispettiva popolazione, la Bulgaria risulta il Paese con il valore peggiore dell’indice sintetico di qualità: 2,0 volte sopra i parametri di legge. Seguono Grecia con 1,5, Italia con 1,4 e Romania con 1,1. I Paesi che presentano i valori migliori dell’indice sono in larga parte quelli del Nord Europa: Estonia, Svezia, Finlandia, Danimarca; sono però da includere anche l’Irlanda, nella macro regione dell’Europa Occidentale, e il Portogallo, nell’Europa Mediterranea. Lituania, Germania, Regno Unito insieme con la Francia mediterranea e Paesi Bassi presentano un valore dell’indice inferiore o uguale a 0,5.