Home Politica Finanziaria, approvata adesione della Regione alla manifestazione della Cgil: Naldi (SEL-Verdi)

Finanziaria, approvata adesione della Regione alla manifestazione della Cgil: Naldi (SEL-Verdi)


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L’assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato oggi pomeriggio, col voto a favore di tutta la maggioranza, la risoluzione – presentata dal capogruppo di SEL-Verdi Gian Guido Naldi e dagli altri capogruppo di maggioranza – con cui la nostra Regione esprime piena condivisione delle motivazioni e degli obiettivi alla base dello sciopero generale indetto dalla Cgil per il 25 giugno.

“Quando, alla fine, il Governo non riesce più a mascherare l’evidenza ed è costretto ad ammettere che la crisi c’è ed è grave – ha affermato Naldi nel suo intervento in Aula – decide di farla pagare per gran parte alle persone più deboli. Una volta Tremonti rilasciava dichiarazioni contro le rendite e i capitali finanziari, ora invece si rivolge contro i dipendenti del pubblico impiego, e Berlusconi si compiace di aver messo il diktat contro una tassazione delle transazioni finanziarie in Europa. E’ poco credibile il Governo quando parla di lotta all’evasione fiscale, perché contrasta col blocco politico che lo sostiene e, putroppo, quando Marchesini, Presidente di Confindustria a Bologna, si scaglia contro l’evasione in Calabria senza dire nulla di quella al Nord, conferma solo il fatto che chi non ha mai pagato gode ancora di molte protezioni”.

“In un momento di crisi quale quello che stiamo ancora attraversando – continua Naldi – il Governo dovrebbe adottare delle misure in grado di invertire l’aumento delle disuguaglianze. Ed invece, si bloccano i contratti e gli scatti d’anzianità, si aumenta l’eta’ di pensionamento per tutti i lavoratori di circa un anno, si impone improvvisamente alle donne del pubblico impiego di andare in pensione 5 anni dopo. Il ddl sull’arbitrato, poi, è un attacco al diritto del lavoro, che ha implicazioni molto piu’ pesanti del gia’ gravissimo aggiramento della legge che prevede il licenziamento solo per giustificato motivo. In materia di politica industriale, il Governo riesce solo a dire che l’esempio da seguire è la Fiat di Pomigliano”.