Le amare considerazioni di Renzo Catucci, coordinatore dei giovani democratici di Sassuolo, sulla mancanza di politiche mirate all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Ecco la sua nota.
«Il Comune di Sassuolo continua a dimostrare una scarsissima lungimiranza. L’assessore Barbieri e tutta la giunta, difendono cocciutamente il loro progetto assistenziale di 200 mila euro per l’assunzione a tempo determinato (6 mesi), di 40 cittadini sassolesi. Questo progetto, che ricorda le pratiche della prima repubblica, ha due falle improponibili: i compiti che vengono assegnati ai lavoratori sono la fotocopia delle competenze Hera (pulizia strade ecc.ecc.) già pagate dal Comune. Ma non c’è un corso di formazione che favorisca il reintegro nel mondo del lavoro. Insomma, una sorta di palliativo alle sofferenze di un’esigua minoranza della popolazione.
Questi denari non potevano essere utilizzati diversamente? Certo che sì. I giovani sassolesi hanno bisogno di corsi di formazione per entrare nella giungla lavorativa: informatica, lingue orientali, marketing ed economia, corsi gratuiti di preparazione alle discipline universitarie sarebbero materie fondamentali nella formazione dei giovani, in considerazione soprattutto dei tagli alle scuole pubbliche. Peccato che queste iniziative non abbiano un ritorno mediatico tale da soddisfare il patologico egocentrismo del sindaco. Intanto i ragazzi guardano all’estero con sempre maggiore attenzione. Perché questo non è più un paese per giovani».