Una tragica disgrazia, una caduta avvenuta di notte dal tetto della scuola dove era salito con un amico per vedere in lontananza le luci dell’aeroporto. Le indagini dei carabinieri sulla morte di Francesco, il tredicenne di Zola Predosa che ha perso la vita in seguito a un volo da dieci metri dal tetto della scuola media Francia a Zola Predosa hanno escluso che i due ragazzi stessero praticando il parkour, la disciplina metropolitana nata in Francia che prevede spostamenti con salti degli ostacoli che si incontrano sul proprio cammino.
Nessun elemento, informa la procura di Bologna, e’ stato acquisito in tal senso: l’ipotesi parkour, avanzata da alcuni amici nell’ambito scolastico ma smentita dal ragazzo che si trovava con Francesco, era stata subito ritenuta inattendibile dagli inquirenti per la scarsa visibilita’ che c’era quella notte sul tetto, tale da costringere i due ragazzini a farsi luce con i telefonini. Nel pomeriggio, l’intero paese ha dato l’ultimo commosso saluto a Francesco nell’Abbazia Santi Nicolo’ e Agata.