E’da alcuni giorni che gli uomini del Commissariato di P.S. di Sassuolo continuano ad esaminare una denuncia raccolta da una signora residente a Sassuolo che indicava agli agenti delle notizie o delle circostanze che le hanno fatto concretamente presupporre che all’interno del suo giardino si potesse nascondere un individuo,non meglio precisato, che “spiasse” i movimenti sia suoi che degli altri componenti la famiglia mentre, all’interno della propria abitazione,si muovono,come ovvio,in piena“liberta’”.
Da un primo esame della denuncia si poteva ragionevolmente supporre che la signora fosse affetta da manie di persecuzione. In realtà gli zelanti agenti divenuti sospettosi se non incuriositi dal fatto, invece di effettuare gli ordinari accertamenti,
decidono di effettuare un sopralluogo sul posto accompagnati dalla denunciante. Prendono quindi cognizione dei luoghi mentre la denunciante continua a riferire un fiume di informazioni che riguardano il recente passato e che via via diventano dei veri e propri sospetti su una precisa persona. Anche un testimone residente nella stessa via aveva riferito alla sig.ra di aver notato un preciso individuo che stazionava, fermo, dietro una siepe del giardino di casa proprio mentre la signora con tutta la famiglia intratteneva degli amici. Insomma una sequenza di particolari che effettivamente apparivano border line con una mania di persecuzione.
Un particolare però ha attirato l’attenzione degli agenti. Durante il sopralluogo rinvengono una piccola sedia pieghevole nascosta proprio sotto la siepe che delimita il giardino della signora. La denunciante riconosce immediatamente la sedia di sua proprietà confermando così agli agenti che i suoi “sospetti” erano “finalmente” concreti.
Di concerto con quest’ultima, dopo aver documentato fotograficamente il nascondiglio della seggiola, sospettando che l’ignoto molestatore l’avesse asportata per servirsene successivamente, gli agenti decidono di lasciarla lì.
Un appostamento serale degli stessi agenti permetteva di sorprendere un uomo di 50 anni residente poco distante dalla vittima sorpreso seduto e accovacciato all’interno delle pertinente della casa della signora proprio dietro una fitta siepe che delimita la proprietà. L’uomo S.F. ha ammesso tutte le sue responsabilità compreso il furto della sedia pertanto è stato accompagnato negli uffici del Commissariato e denunciato a piede libero per furto, violazione di domicilio e molestie.