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Un nuovo campo scuola a Cerreto Laghi per il rilancio della stazione


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Nei giorni scorsi a Cerreto Laghi è stato presentato in un Seminario organizzato dal Comune di Collagna lo Studio di Fattibilità economica per un nuovo campo scuola per l’avviamento dei giovani alla pratica dello sci. La Provincia di Reggio Emilia, tramite la Legge Regionale 17, finanzierà l’opera per un importo di 242.000 euro. Alla presenza del sindaco Caccialupi e dell’assessore al Turismo Bertocchi, il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi ha ricordato “l’importanza strategica di Cerreto Laghi per l’offerta turistica del nostro Appennino. Con la realizzazione del campo scuola – ha assicurato Saccardi – si completerà il sistema delle piste e degli impianti che era già di ottimo livello per i praticanti di livello medio e buono ma che presentava ancora delle lacune nel settore giovanile e dei principianti. Lo scopo dell’intervento è intercettare quei target di clientela che finora, per l’avviamento allo sci, preferivano rivolgersi ad altre stazioni più attrezzate della nostra”.

Questa analisi è stata confermata dallo studio di fattibilità predisposto dal professore di economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Sergio Alessandrini, già autore di studi su alcune grandi stazioni sciistiche italiane. Alessandrini ha evidenziato come il trend delle presenze a Cerreto Laghi si conferma positivamente orientato alla crescita ed in recupero dal 2006. Con gli ultimi investimenti fatti sull’impiantistica, la stazione ha inoltre una potenzialità molto maggiore rispetto all’attuale utilizzo. Le presenze sugli impianti, comunque, dopo il 2004 sono raddoppiate, attestandosi sulle 80.000 medie all’anno. La Studio ha stimato una domanda potenziale di 140.000 sciatori per stagione a fronte dei 75.000-80.000 mediamente rilevati negli ultimi anni, considerando un bacino di domanda compreso entro le 2 ore e trenta di distanza automobilistica dal Cerreto. Con il nuovo campo scuola da questo bacino consistente ma ancora sottoutilizzato potranno pervenire maggiori presenze. L’offerta sarà estesa e diversificata soprattutto per il segmento del turismo familiare e dei gruppi (scuole, parrocchie, associazioni sportive).

Sono intervenuti anche altri due esperti di turismo della neve, il Prof. Macchiavelli dell’Università di Bergamo ed il professor Rigoni dell’Università di I.U.L.M. di Milano che hanno evidenziato come le stazioni “minori” (fra la quali va considerata anche Cerreto, nel panorama nazionale dello sci) che fino a dieci anni fa sembravamo relegate ad un ruolo marginale, in questi ultimi anni hanno riconquistato una funzione più dinamica nel mercato del turismo. Le condizioni perché questo successo possa consolidarsi sono: offrire una pluralità di attrazioni (sportive, ricreative, culturali), porre grandissima attenzione alla qualità in tutti i servizi, rinnovarsi dal punto di vista tecnologico. Cerreto ha le potenzialità per vincere questa sfida.

Al Seminario hanno partecipato numerosi operatori turistici del Cerreto le Associazioni dei Commercianti e i Maestri di sci.

Era presente anche il Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-emiliano Fausto Giovannelli che ha apprezzato le analisi svolte e ha ricordato come il Cerreto sia inserito negli obiettivi strategici e nelle azioni previste dal PPESP (Piano Pluriennale Economico e Sociale del Parco) che è stato presentato nei giorni scorsi.