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Inizio della stagione estiva 2010, l’assessore Melucci fa il punto


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Due milioni di presenze in Riviera – complice anche la “Notte Rosa”, insieme al bel tempo – e 150 milioni di euro di fatturato. Sono le stime relative all’ultimo fine settimana, che completano un primo quadro positivo della stagione estiva 2010 in Emilia-Romagna, con segnali di ripresa importanti nonostante la crisi. Primo fra tutti, un +70% (rispetto al 2009) dei turisti provenienti dall’Est Europa.

“L’estate è partita, anche se con un po’ in ritardo. Per gli operatori economici – sottolinea l’assessore al Turismo della Regione, Maurizio Melucci – ci sono segnali importanti di ripresa: indubbiamente hanno contato molto le condizioni meteo, finalmente favorevoli, di questi ultimi dieci giorni. Purtroppo pesa ancora la crisi economica, globale e locale.

Una crisi che ‘morde’ il nostro Paese, ma con cui si trovano a fare i conti anche Germania e Inghilterra”. Migliore, invece, la situazione dall’Est Europa: da questo bacino, spiega l’assessore, “c’è stata una ripresa di flussi turistici con un +70% rispetto al 2009”.

Continua, intanto, la campagna promozionale straordinaria di Apt rivolta al mercato italiano, basata prevalentemente su spot radiofonici: “Ci aiuterà a consolidare – aggiunge Melucci – i dati positivi che stiamo già registrando”.

Parallelamente la Regione ha rafforzato il proprio impegno per investire sull’innovazione del prodotto, soprattutto sulla qualificazione delle strutture ricettive: “Con l’assestamento di bilancio – sottolinea l’assessore – abbiamo deciso di stanziare sulla legge 40 3,5 milioni di euro, da destinare esclusivamente ai privati”. A queste risorse si vanno a sommare altri 8 milioni di euro da fondi nazionali, “che dedichiamo a chi vuole innovare la propria struttura in rapporto a un segmento molto importante, e cioè il congressuale: ciò ci consentirebbe di fare un salto di qualità”. Risorse – queste ultime – che andranno dunque a chi si impegna ad aumentare gli standard di qualità di hotel e alberghi, in modo da soddisfare le richieste dei clienti che partecipano ai congressi.

E’ necessario, però, un impegno di più ampio respiro: “Come Regione – prosegue Melucci – insistiamo perché, a livello nazionale, ci siano politiche industriali adeguate e coerenti con l’importanza che il turismo riveste nell’economia del nostro Paese. A partire, per esempio, da incentivi fiscali per chi si impegna a rendere più belle e moderne le strutture, ricettive ed extraricettive. Ma non basta: occorre anche ‘armonizzazione’ l’Iva legata al turismo al pari di altri Paesi, come Francia e Germania: quella italiana è più alta di 4-5 punti. Infine, nell’ottica del federalismo fiscale, è necessario attuare la compartecipazione Iva dei Comuni che vivono principalmente sul turismo.

Alla luce di tutto questo – conclude Melucci – le Regioni si aspettano che venga definito al più presto un accordo quadro tra ministero del Turismo e Conferenza delle Regioni: un appuntamento non più rinviabile”.