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Modena, dichiarazioni di Luca Ghelfi su FestivalFilosofia, Fondazione Colombo, Associazione Guernica e Associazioni di categoria

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Qualche novità dal Festival della Filosofia. Ma sarebbe meglio coinvolgere l’Università – Alvaro Colombo verso la Fondazione? Una poltrona in cambio di una poltrona… – PRC contro Pighi in difesa del Guernica – Anche Sabattini bacchetta le associazioni di categoria. La politica si assuma le sue responsabilità.Che il Festival della Filosofia porti lustro a Modena, non ci sono dubbi. Come non ci sono dubbi che in passato fosse un po’ la passerella del pensiero unico. Oggi vediamo qualche timida apertura, rappresentata dalla presenza ad esempio di filosofi come Marcello Veneziani. Speriamo per i prossimi anni di vedere ancora più varietà di orientamenti: vista la presenza in massa di giovani generazioni, sarà un aiuto reale per loro a pensare con la loro testa, valutando e decidendo su posizioni anche in forte contrapposizione.

Per quanto concerne l’organizzazione, mi dispiaccio sempre molto nel vedere che il ruolo della nostra università, che – è proprio notizia di oggi – è stata ancora messa fra le 5 meglio organizzare, sia nullo in un tale evento culturale. Potrebbe diventare un’opportunità che dura tutto l’anno, e non un evento usa e getta. In un contesto di collaborazione fra chi fa formazione e ricerca tutto l’anno, e chi invece si occupa dell’evento clou. Il marchio Festival delle Filosofia potrebbe essere qualcosa di qualificante per tutta la città, per tutto l’anno, e anche per la nostra università.

Penso che su questo fronte della essere fatta una riflessione nei prossimi anni.

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Non c’è che dire, come nuova politica ha davvero un sapore molto stantio. Per chiedere a qualcuno di farsi da parte bisogna dargli in cambio una poltrona, e anche un vicesindaco ritenuto così fondamentale da Pighi, può rinunciare al suo posto se in cambio riceve qualcosa di prestigioso.

Tutto questo per far contenti i rappresentanti di Sinistra ecologia e Libertà, che col loro 2,1% ottenuto alle precedenti elezioni, e con un solo consigliere, mettono in crisi una Giunta per avere un rappresentante vista la defezione di Colombo.

Del resto questa è la tenuta di una giunta che si regge sui 120 voti che l’hanno salvata dal ballottaggio. Peccato perché tutti i giorni sentiamo Nichi Vendola, leader di SEL parlare della nuova politica, della nuova sinistra, e poi nelle piccole scelte di tutti i giorni, ci si tura in naso, e pur di avere un assessore si trova una poltrona alternativa al vecchio ormai dissidente…

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Devo dire che concordo con Pighi ritenendo l’azione del Guernica all’ex AMCM sia stata delinquenziale: quando non si ha il permesso di usare un luogo, se si viene meno al divieto, si agisce contro la legge.

La difesa di un partito come il PRC, nella persona di Francesco Giliani, spiega come intere aree della sinistra ancora strizzino l’occhio a queste realtà: ed è legittimo, solo che poi non ci si deve stupire se i cittadini che non amano vedere le proprie città usate a piacimento, senza regole, ormai non diano più il loro voto a queste formazioni politiche.

Sulla distinzione fra atto delinquenziale o di dissenso politico, ritengo che ognuno sia libero di dare a quella scelta l’interpretazione che desidera, rimane il fatto che anche attribuire l’etichetta di atto atto politico non vuol dire che se c’è stato un mancato rispetto delle regole, debba per questo passare sotto silenzio.

Chi decide per il dissenso, deve poi avere il coraggio di subire le conseguenze del proprio atto. E non invocare l’impunità.

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Dopo Sitta ecco il Presidente Sabattini: quando si fatica a far valere il peso del territorio, si dà la colpa alle associazioni di categoria, e li si invita ad alzare la voce. A me pare che le associazioni si siano sempre fatte sentire, e che il compito istituzionale di gestire questi argomenti sia degli enti locali. Ma dirò di più: la questione della bretella, sulla quale ho detto a più riprese che occorre un impegno bipartisan, non è nuova, ma è storia di decenni, nei quali il governo locale è sempre stato di sinistra, e a livello nazionale si sono succeduti governi di sinistra a governi di destra.

Oggi focalizzare l’attenzione sull’impegno nel perorare la causa delle associazioni di categoria, non mi pare sia fare sistema, ma sia solo un modo di togliersi un sassolino dalla scarpa da parte del Presidente della Provincia, che invece di favorire un fronte compatto preferisce dividerlo con affermazioni quanto meno discutibili.

Delle associazioni di categoria bisognerebbe ricordarsi non solo per pretendere aiuto, o quando ci sono momento di crisi dura: nel quotidiano spesso ci si è dimenticati che rappresentano con i loro associati l’asse portante della nostra economia.

(dichiarazioni dell’Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)